MURARO: BONANNI E' INCOERENTE
Bonanni critica il fondo anti crisi della Provincia. Muraro non gli risparmia accuse al vetriolo
| Laura Tuveri |
Treviso - Il piano anticrisi della Provincia continua a far discutere. Questa volta il presidente Muraro deve tener testa alle critiche del segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. Va già duro il numero uno dell’Ente di viale Cesare Battisti che dice: “Bonanni è incoerente. Perché se la prende tanto con il nostro fondo, quando la “social card” del Governo prevede lo stesso criterio della cittadinanza italiana. Ma forse la social card fa comodo a Bonanni, visto che molti dei richiedenti passano per il Caaf del suo sindacato”.
Eppoi ancora: “Bonanni non sa cosa dice. Il bando non guarda al ‘colore della pelle’, non vi è alcun riferimento al paese d’origine, ma è rivolto a chi vive da anni nel nostro territorio, ha la cittadinanza italiana e ha messo le proprie radici qui da tempo. La Provincia non penalizza nessuno nelle politiche del lavoro, anzi, i nostri uffici hanno un servizio apposito per gli stranieri tra i più efficienti in Italia”.
Muraro fa presente al sindacalista che il progetto della Provincia di Treviso è un “intervento speciale, non obbligatorio, svincolato da qualsiasi normativa, che non può riguardare tutti gli abitanti del territorio, perché non vi sono abbastanza fondi”. Per questo l’ente ha fatto una scelta precisa, quella cioè di aiutare, “il corpo sociale stanziale che forma la comunità trevigiana.
Quelle famiglie stanziali che permettono anche di realizzare anche l’accoglienza agli immigrati, di integrarli”. Muraro ribadisce, inoltre, il fondo vuole essere anche un test di verifica dello stato della crisi nella Marca. “Se le domande saranno poche – assicura il presidente - siamo pronti ad aprire anche agli altri. Ma è nostro dovere offrire, con le risorse risicate, un contributo dignitoso”.