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21 ottobre 2024

Treviso

Negozi di moda, nella Marca sono 2.766: "Per resistere alla crisi serve unire il negozio fisico con l’online"

Al via il master dedicato al commercio

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

master retail

TREVISO - Per dare nuovo impulso al difficile momento del commercio trevigiano, tra caro affitti e aumento dei costi, è partito oggi nella sede della Confcommercio di Treviso il primo master dedicato al retail ed al fashion seller,  organizzato dal Gruppo Federmoda-Confcommercio, congiuntamente ad EBiCom-EBt. L’obiettivo è di contrastare il progressivo e costante calo di unità locali del comparto, che (dati EconLab) a fine 2023 erano 2766 in provincia di Treviso attraverso un necessario cambiamento e misure adeguate per piccoli e medi negozi.

Il titolo stesso: Off-On: il futuro del retail, tendenze, sfide e opportunità , incipit del seminario, già fa capire che il commercio ha di fronte a sé la grande sfida di unire il fisico con l’online, l’acquisto in presenza con l’ecommerce, “non come due mondi contrapposti” – ha spiegato in apertura il relatore Corrado Facco, Direttore generale e Amministratore Delegato di Certottica Group, vicepresidente Fondazione ITS Cosmo Fashion Academy: “ma come un’esperienza continuativa e capace di unire on e off in una nuova dimensione”.

In mattinata sono intervenuti anche Adriano Bordignon, presidente di EBiCom-EBt, ente finanziatore del progetto, Dania Sartorato, presidente dell’Unione provinciale Confcommercio e Beatrice Paludetti, presidente di Federmoda della provincia di Treviso: entrambi hanno sottolineato l’importanza della formazione qualificata per gli imprenditori e collaboratori del commercio.

ll master prosegue con varie lezioni per il mese di novembre, la formula prevede il talk di confronto tra imprenditori. Se è vero che il commercio è stretto dalla morsa del calo del potere di acquisto delle famiglie, da stipendi fermi da anni, che le aspettative dei consumatori sono sempre più alte, che fiducia e fedeltà sono in calo, è anche vero che i negozianti hanno, oggi più di ieri, la grande opportunità di formarsi per capire le trasformazioni del tempo presente. Più di altre categorie, hanno la possibilità di comprendere le generazioni, anticipare le tendenze, stabilire relazioni, restituire valore aggiunto, organizzare in maniera dinamica il proprio punto vendita per restituire non solo un atto di acquisto, ma il frutto di un’esperienza immersiva e coinvolgente che restituisce ai nuovi consumatori nuovi valori. Intelligenza artificiale, e-commerce, social, allestimenti, capsule, scelte, diversificazione di brand, empatia, sono e saranno tutti strumenti indispensabili per il negozio contemporaneo, non più gestito da un singolo imprenditore capace di selezionare e proporre, ma con uno staff preparato, connesso, realmente capace di ispirare, informare, intrattenere restituendo quella forza unica dell’essere umano che resiste e si potenzia all’interno del brand dei negozi sottocasa.


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