Consigliere comunale regala 1.500 crocifissi alle scuole
PADOVA - Un cristianesimo rivisitato quello che a Padova stà facendo parlare si sè. Un credo che va contro i precetti della Chiesa cattolica, negando le sette opere di misericordia e la virtù teologale della carità, ma che dà molta importanza al Crocifisso. A quell'oggetto in legno definito "patrimonio dell'intera umanità".
Il consigliere comunale di Padova Nicola Lodi (Forza Italia) ha deciso di dare il via a una piccola "crociata", come è stata definita dalla Rete degli Studenti Medi, e di comprare ben 1.500 crocifissi per devolverli a scuole e uffici comunali della città.
Lodi ha tirato fuori i soldi dalle proprie tasche per mantenere quella che era stata una delle promesse fatte dal sindaco Massimo Bitonci all'indomani del suo insediamento.
Il consigliere non ha dimenticato di spiegare il suo gesto: "Milioni di europei, di italiani, di padovani si sono inginocchiati, abbracciati, sposati davanti a questo simbolo che ci accompagna dalla nascita alla morte, che è patrimonio dell'umanità intera, fonte di speranza, segno distintivo della nostra tradizione e fondamento del nostro futuro".
Sulla vicenda è intervenuta la Rete degli Studenti Medi, che ha parlato di "crociata ridicola fatta da chi prima rinnega la carità cristiana chiedendo di mandare via i profughi e poi pensa ai crocifissi". In effetti la carità è una virtù teologale che la chiesa Cristiana predica, insieme alle sette opere di misericordia. Precetti che - per usare un eufemismo - si scontrano con la politica anti-immigrati attuata dalla giunta padovana, con le parole e le fiaccolate organizzate in città per dire no all'accoglienza. Con il rifiuto di aiutare il prossimo.
Insomma, mentre Padova chiude le porte ai migranti, apre quelle di scuole e uffici, per piazzarci 1.500 crocifissi di legno. Perchè è questo - a detta del consigliere - "il fondamento del nostro futuro".