«Ex Saita, i cittadini perdono altri 550 mila euro»
Il Comune non riesce a incassare la fidejussione del 2004, opposizioni infuriate
| Andrea De Polo |
CONEGLIANO – Il complesso dell’ex Saita rischia di costare altri 550 mila euro al Comune. Sono i soldi della fidejussione stipulata a suo tempo dal Comune di Conegliano e la compagnia assicuratrice Viscontea Coface, che dal 2004 (anno della convenzione) a oggi si è però fusa con altre società, rendendo complicata – per ammissione dello stesso sindaco Zambon – l’escussione della polizza.
La fidejussione garantiva le opere pubbliche collegate alla riqualificazione dell’area. Chi voleva gli appartamenti dell’ex Saita, quindi, si impegnava a realizzare una serie di opere collaterali di pubblica utilità, la più importante delle quali era il completamento di via Vespucci. Complice il fallimento della Edil Maison, l’ultima proprietaria dell’area, la riqualificazione si è bloccata, e via Vespucci è diventata l’eterna incompiuta. Ecco perché i soldi della fidejussione sarebbero stati un paracadute per far fronte ai mancati lavori eseguiti nell’area.
«Perché questa fidejussione non è mai stata incassata?» ha chiesto, nel consiglio comunale del 28 settembre, il consigliere del Pd Alessandro Bortoluzzi. «Ne abbiamo parlato – ha risposto Zambon – ma è un percorso a ostacoli. Non nego che ci sono forti difficoltà. La compagnia con cui era stata stipulata è stata rilevata. I cittadini non devono preoccuparsi: chi acquisterà l’area dovrà comunque realizzare le opere pubbliche, altrimenti non avrà l’agibilità». Zambon confida nel buon esito della prossima asta del tribunale, il 22 ottobre. Ma il Pd non è così ottimista: «Abbiamo perso per strada altri 550 mila euro – ha dichiarato Bortoluzzi – e temo che se anche un privato acquisisse l’area, dovremmo ridiscutere tutti gli accordi».
Il Comune attenderà comunque l’esito dell’asta il 22 ottobre. Se anche stavolta dovesse andare deserta, potrebbe adire le vie legali per il recupero della fidejussione.