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20 novembre 2024

Vittorio Veneto

Niente panevin per gli Operatori Ulss: "Rimaniamo senza una storica tradizione"

Il circolo costretto a rinunciare alla tradizionale festa della befana: "Mancano i soldi"

| Irene Lucarelli |

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| Irene Lucarelli |

Niente panevin per gli Operatori Ulss:

VITTORIO VENETO – Anche il Circolo Ricreativo Operatori Socio-Sanitari del vittoriese deve rinunciare al panevin e alla Befana aziendali. Ultima realtà aziendale del vittoriese a organizzare questo evento, quest’anno si è vista obbligata a cancellarlo. Troppa burocrazia per il panevin, ma soprattutto mancanza di soldi.

Fonte principale per il sostegno economico del Cross erano, infatti, gli introiti dei distributori automatici; da aprile, però, la loro gestione è stata affidata (tramite appalto) a una ditta esterna. Introdotti proprio dal circolo (grazie al dott. Arturo Pallaro) nel 1977, i distributori permettevano al Circolo di proporre sempre nuove attività ricreative per i soci.

 

“Lo scopo del circolo è di amalgamare i dipendenti dell’ospedale attraverso queste attività – commenta Sergio Segat, presidente del Cross – e quella del panevìn con la befana era un’occasione sentita dai soci e dai figli. In più, al panevin partecipava anche la comunità di Costa”. La befana, invece, è stata presente fin dagli inizi del Circolo: al teatro Verdi o alla Casa dello Studente, la festa iniziava con uno spettacolo teatrale per i bambini, poi i figli dei soci ricevevano doni e dolci.

“Dispiace perché eravamo gli ultimi a fare panevin e befana aziendali” prosegue il presidente. Colpa della mancanza di fondi, insomma, anche perché l’amministrazione dell’Ulss non sembra voler finanziare il Cross “Abbiamo già richiesto all’Amministrazione una sovvenzione, ma non abbiamo avuto risposte – afferma Mauro Casagrande, vicepresidente del Circolo – per questo si è dovuto scegliere su cosa tagliare”.

 

Il Cross organizza da più di quarant’anni attività ricreative per i soci dipendenti dell’ospedale, tra cui gite culturali e viaggi. In passato erano molte le partecipazioni a eventi sportivi tra i vari ospedali. “Una volta le amministrazioni tenevano di più a queste cose. Ora finchè abbiamo forza andiamo avanti, in qualche modo si farà. Credo che la presenza del Circolo sia importante per i dipendenti: ad esempio, la sede è aperta per rilassarsi un po’ durante la pausa pranzo. È come essere in una grande famiglia” conclude Segat.

 


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