Il Comune paga le bollette al Django:"Alle associazioni solo briciole"
L'attacco dei consiglieri Acampora e Conte:"E' vergognoso", Calesso:"Paghiamo perché l'ex-caserma Piave è oggetto di progettazione partecipata"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Da una parte le associazioni subiscono tagli al sostegno economico e faticano a pagare utenze e affini per le loro sedi e dall’altra l’amministrazione comunale di Treviso paga 1.700 euro di bollette di energia elettrica al centro sociale Django, ex caserma Piave. A lanciare l’accusa sono i consiglieri di opposizione Davide Acampora di Fratelli d’Italia e Mario Conte della Lega.
“Che il Comune concedesse spazi e sovvenzioni al centro sociale Django come ricompensa per un voto di scambio era cosa ben nota a tutti - dichiara Acampora- ma è vergognoso che l’amministrazione comunale si sia fatta carico nel 2015 di ben 1700 euro per pagare le utenze di un centro sociale, mentre abbia riconosciuto soltanto “briciole” ad altre associazioni, come la Pro Loco di Sant'Angelo. Moltissime associazioni senza scopo di lucro, infatti, hanno dei bilanci barcollanti e se non fosse per il sacrificio e l'autofinanziamento di poche persone sarebbero sicuramente costrette a chiudere i battenti. Di certo non sopravvivono grazie ai "contentini" concessi dalla Giunta la quale ogni qualvolta gli si vada a chiedere un contributo sostiene sempre che "non ci sono soldi””.
Replica Luigi Calesso di Impegno Civile che segue il progetto sulla caserma Piave:” I consiglieri che attaccano l’amministrazione per il costo delle utenze di energia elettrica ed acqua alla ex-caserma Piave nel 2015 prendono un granchio colossale perché dimenticano che da febbraio dello scorso anno il complesso è oggetto di quella iniziativa di “progettazione partecipata” condotta dal Comune in collaborazione con Iuav che ha prodotti risultati di assoluto rilievo”. Il report finale dimostra come il percorso della progettazione abbia consentito di individuare una serie di possibili future destinazioni di alcune aree del complesso della ex-caserma a scopi culturali, sociali, sportivi, artistici.“La progettazione partecipata e le iniziative che l’anno accompagnata - continua Calesso - ha comportato, come è ovvio, l’utilizzo dei locali della ex-caserma e, di conseguenza, anche quello delle utenze di energia elettrica ed acqua”.
“Il comportamento della Giunta è una offesa alle associazioni vere - tuona il leghista Conte - al vero impegno per la città, perché la convenzione di cui si parla è stata solo un escamotage per far uscire quelli del centro sociale Django dalla scomoda posizione di essere degli occupanti illegali”. “I veri investimenti il Comune dovrebbe farli per incentivare il volontariato, in particolare nel settore del sociale, non per coccolarsi quattro estremisti con il culto del rebellismo. Il sostegno a Django e la stangata sulle altre associazioni è una presa in giro a chi si prodiga a proprie spese e utilizzando il proprio tempo libero per dare qualche cosa alla città”.