15/01/2025poco nuvoloso

16/01/2025parz nuvoloso

17/01/2025poco nuvoloso

15 gennaio 2025

Treviso

Ex caserma Piave: "Conte vuole sfrattare i ragazzi del Django solo per puerile accanimento politico"

Il M5s attacca l'amministrazione: "Alla Piave autentico progetto rigenerativo dal basso, fatto da cittadini che vogliono migliorare la città recuperando spazi abbandonati"

| Isabella Loschi |

immagine dell'autore

| Isabella Loschi |

caserma Piave

TREVISO - “La natura, la ricchezza, la storia di questi spazi non si spazzano via, non si abbandonano e non si possono affiancare a speculazione, cementificazione e abitazioni di lusso. Come abbiamo detto fin dall'arrivo della notizia, noi ci batteremo perchè l'altro pezzo dell'ex Caserma Piave non diventi l'ennesima colata di cemento con una spruzzatina di verde”. E’ chiaro il messaggio dei ragazzi del centro sociale Django che, insieme all’associazione Open Piave, negli ultimi 8 anni hanno ridato vita all’ex caserma Piave di via Monterumici a Treviso, dopo la notizia sulla probabile decisione di non rinnovare la convezione da parte dell’amministrazione comunale in scadenza nel 2026.

Negli ultimi 8 anni il Cso Django e i progetti attivati dall'associazione Open Piave sono stati fondamentali nella costruzione di una comunità indipendente e autogestita che ha costruito spazi di autonomia e lotta politica, percorsi di mutualismo nei confronti di persone senza fissa dimora, inquilini sotto sfratto per morosità incolpevole, migranti che avevano bisogno di accedere gratuitamente a una formazione linguistica decente, luoghi di incontro e ritrovo”, scrivono i ragazzi sulla pagina Facebook di Django. All’interno della Piave oggi c’è la libreria indipendente Acqua Torbida Bookshock, lo Spazio X dove trovano casa musica sperimentale, presentazioni di libri, performance poetiche e mostre, Talking Hands e Nafo project, laboratori di sartoria sociali ideati e organizzati da persone proveniente di mezza Africa; Caminantes che negli anni è stato dormitorio, casa, sportello; lo Spazio BRU, che permette a chiunque di poter avere da vestire.

Sul tema è intervenuto anche Maurizio Mestriner, esponente del Movimento cinque stelle di Treviso e candidato sindaco alle ultime elezioni comunali: “Il sindaco leghista Conte coi suoi atteggiamenti si conferma in antitesi ad una città che guarda ai giovani con spirito di partecipazione. Al sindaco forse danno fastidio quei giovani ragazzi che hanno il carattere e il coraggio di imporsi, di lavorare, di proporre progetti  sociali e dire la propria opinione a testa alta ? Sulla vicenda Open Piave CS-Django c'è solo un cieco svilente puerile accanimento politico. Di buchi neri in città da rigenerare per fare nuovi palazzi se ne trovano a decine, ma il caso vuole che la giunta del sindaco leghista vede solo il sito della ex-caserma Piave come possibile contropartita edificabile da proporre al privato. Palazzi, capannoni edifici dismessi adatti ad essere recuperati per fare nuove edificazioni di lusso, abbiamo l'imbarazzo della scelta in Comune e molti sono in centro città, il sindaco Conte apra gli occhi”. “Sarebbe auspicabile concentrarsi invece sull'allarme abitativo dei meno "privilegiati", le case popolari, gli asili, gli studentati, le palestre per le associazioni, i parchi e boschi urbani”.

"Il Progetto OpenPiave a nostro avviso va appoggiato e preso d'esempio, smettiamo col disegnarlo all'opinione pubblica come qualcosa che non è. Non si voglia far passare l'idea che questi ragazzi siano "abusivi" e che occupino gli spazi - sottolinea Valentina Manente del M5s Treviso - Prima cosa da ricordare, la gestione dell'area è tutta in regola e vengono pagate le spese che le competono regolarmente. E' un autentico progetto rigenerativo dal basso, fatto da cittadini che vogliono migliorare la città, e con tanti sforzi stanno recuperando spazi abbandonati. In tutto il mondo queste realtà vengono prese a modello. Lo spazio OpenPiave è uno spazio di aggregazione vicino al centro, composto da molte associazioni che svolgono un ruolo utile per tutta la comunità trevigiana. E' uno spazio dedicato anche alle disabilità e all'inclusione, uno spazio che educa alla responsabilità personale e alla progettualità mettendo a disposizioni spazi per varie attività: dalla  proposta di verdura e frutta a km 0, alla prima assistenza a senzatetto, alla palestra, all'offerta di luoghi di incontro per il tempo libero, musica, cinema, conferenze, incontri o assemblee. Non poter più disporre di questi spazi sarebbe una perdita per tutta la città e un grosso danno per un tessuto sociale, composto soprattutto da giovani, di cui in questi anni si dichiara continuamente la carenza”.


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 


| modificato il:

foto dell'autore

Isabella Loschi

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×