TREVISO - L’ex caserma Piave che ospita il centro sociale Django torna al centro dello scontro tra maggioranza e opposizione.

Dopo la lettera della Lega al sindaco Manildo, in cui lo invitava a far chiudere il centro sociale, ieri ha replicato il vicesindaco Roberto Grigoletto. “Il consigliere Barbisan deve decidere se fare il consigliere regionale o lo 007. Il documento riservato e impropriamente diffuso era relativo ad una riunione del comitato tecnico le cui determinazioni sono state superate in data 18 novembre 2014 quando il comitato per l’ordine e la sicurezza è tornato a riunirsi. In quella sede il sindaco e io abbiamo informato le autorità presenti di avere presentato denuncia alla procura della Repubblica annunciando anche l’avvio di due nuove procedure per l’assegnazione di spazi pubblici ad associazioni del territorio. Fu scelta quindi la strada più seria, più corretta e capace di rispondere veramente alle istanze di legalità che noi per primi volevamo vedere garantite”, spiega Grigoletto.

Cà Sugana, inoltre, sta valutando le modalità con cui il consigliere della Lega Barbisan ha ottenuto i documenti: “La diffusione di documenti ad uso interno e di contenuto parziale risponde al desiderio di accreditare versioni non veritiere presso l’opinione pubblica. A fronte di tutti ciò - conclude il vicesindaco - stiamo valutando se intraprendere azioni anche da un punto di vista legale”.

Dopo l’ultimatum, ieri il Carroccio ha deciso di rivolgersi al Prefetto. Mario Conte, capogruppo della Lega in consiglio comunale, ha depositato un esposto al Prefetto in cui chiede di sospendere le attività del centro sociale.