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16 dicembre 2024

Vittorio Veneto

"Ha senso lasciar vuota una Villa Veneta e investire su una fatiscente struttura anni '60?"

Gli utenti della Biblioteca dicono no al trasferimento del servizio in centro: "Noi amiamo Ceneda"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

A sinistra l'attuale biblioteca di Ceneda, a destra lo stabile dove dovrebbe essere trasferita

VITTORIO VENETO - Hanno raccolto 51 firme, gli utenti della Biblioteca comunale, e inviato una lettera al sindaco Roberto Tonon per chiedere che non venga attuato quello che sarebbe uno stratosferico errore: spendere 4,5 milioni di euro per spostare la biblioteca civica dallo palazzo ottocentesco di Ceneda, attorniato dal verde, al fatiscente stabile anni '60 di via Battisti in centro città.

 

Il progetto varato dalla giunta Tonon prevede di trasformare la biblioteca in una polis-teca, in un luogo che sia anche punto di incontro. Ma se sulla necessità di ampliare la biblioteca, tutti - giunta, consiglieri, cittadini, studenti - concordano, sul possibile trasferimento di questa da Ceneda al centro, dal palazzo storico di parco Papadopoli allo stabile che ospitava le medie Cosmo e che era stato chiuso nel 2003 per problemi strutturali, in molti si oppongono.

Il consigliere comunale Alessandro De Bastiani aveva lanciato una proposta alternativa, che sembrava anche più semplice oltre che molto più producente: “Viene naturale - aveva dichiarato il consigliere - ritenere che sia villa Papadopoli che dovrebbe ospitare la nuova biblioteca alias Polis-teca”. La Villa, che si trova di fianco alla biblioteca e che ora è inutilizzata, è parsa un’ottima alternativa anche al gruppo Partecipare Vittorio, che si era schierato con De Bastiani. E pare la mossa migliore anche agli utenti della biblioteca: ma nessuno aveva chiesto parere a loro?

 

I ragazzi, studenti delle scuole superiori, universitari, lavoratori, hanno scritto nei giorni scorsi al sindaco: "Da utenti della biblioteca - si legge nella lettera - non possiamo che accogliere con soddisfazione l'iniziativa visto che l'attuale sede non è più in grado di soddisfare la numerosa utenza e dare un servizio adeguato alle trasformazioni culturali e tecnologiche di questi ultimi decenni. Ciò che ci lascia però perplessi è l'intenzione manifestata di trasferire la nuova struttura in centro città nella vecchia scuola Cosmo. Abbiamo letto che le motivazioni che hanno portato a questa scelta sono legate alla centralità del sito prescelto, alla vicinanza alle scuole superiori e al “risparmio” di denaro e di tempo per raggiungere la biblioteca. Diciamo subito che queste motivazioni non ci convincono e non ci appartengono".

 

Insomma, qualcuno (i giovani del Pd, ad esempio) aveva posto problemi che non esistevano e soluzioni che, al contrario, le criticità le creavano: "Il contesto ambientale in cui è inserita la biblioteca - continuano i ragazzi -è un valore aggiunto di notevole valenza. E' sempre stato per noi un piacere recarci in biblioteca che è diventata anche un luogo di incontro “protetto” dallo spazio verde che la circonda. Pensiamo inoltre che privare Ceneda della biblioteca significhi impoverire un centro storico che negli anni ha perso servizi importanti e la centralità che gli sarebbe dovuta in una città policentrica come è Vittorio Veneto".

"Abbiamo letto che l'investimento previsto è di 4 milioni e mezzo e, da cittadini, ci chiediamo se sia opportuno spendere una cifra così impegnativa in una struttura di scarso valore architettonico costruita negli anni sessanta del novecento oppure se abbia maggior senso investire su Villa Papadopoli che ha un valore architettonico e paesaggistico di grandissimo pregio ed è inserita nella catalogazione delle Ville Venete".

 

"Da quanto abbiamo scritto Signor Sindaco, - concludono gli utenti della biblioteca - le risulterà chiaro che noi, tutti utenti della biblioteca, riteniamo che la Polisteca debba essere realizzata nella Villa Papadopoli e, ne siamo convinti, pensiamo che gran parte dei cittadini, anche tra coloro che non ne usufruiscono, ritengano che la biblioteca debba rimanere a Ceneda all'interno del Complesso Papadopoli".

 


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Stefania De Bastiani

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