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09 novembre 2024

Treviso

La figlia di sei mesi non può entrare in fiera, imprenditrice trevigiana resta fuori

La denuncia di Chiara Ceccon: "Ho una bimba di 6 mesi in fase di allattamento ma la fiera non ammette i minori di 16 anni"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

La figlia di sei mesi non può entrare in fiera, imprenditrice trevigiana resta fuori

Foto d'archivio

TREVISO - Ha una bimba di sei mesi e oggi avrebbe dovuto partecipare come giovane imprenditrice all'edizione Cibus 2018, il salone internazionale dell'alimetazione. Ma la fiera, che si svolge a Parma da 7 al 10 maggio, non ammette l’ingresso ai minori di 16 anni, neppure se accompagnati. A denunciare il fatto è la trevigiana Chiara Ceccon, 36 anni, titolare con il compagno di una piccola azienda che importa ed esposta prodotti bio.

“Avrei voluto partecipare all'edizione Cibus 2018, ma ho una bimba di 6 mesi in fase di allattamento, a cui è vietato l'ingresso - racconta Chiara attraverso la sua pagina Facebook - Ieri sono andata sul sito per acquistare i biglietti della fiera, ma nella sezione “domande frequenti” del sito ufficiale della fiera, che ho consultato per sapere se ci fossero delle aree attrezzate per i bambini e/o l'allattamento, ho scoperto, infatti, che è fatto divieto di ingresso ai minori di 16 anni, anche se accompagnati. Il divieto di ingresso per i bambini sulla pagina, viene subito prima di quello per gli animali”.

Incredula l’imprenditrice decide di contattare il servizio assistenza ai visitatori per chiedere ulteriori delucidazioni: “Al telefono - riferisce Chiara - una donna mi ha risposto “E lei vorrebbe portare una bambina così piccola ad una fiera? La porterebbe a teatro?", ricordandomi poi che comunque non sarebbero state fatte eccezioni, “E’ una direttiva aziendale". Ma il problema pare sia solo qui in Italia se si considera che in in un'altra importante fiera del food in Germania, non solo esistono aree attrezzate e servizi ad hoc per mamme e figli, ma i bambini entrano gratis.

Così Chiara ha dovuto rinunciare a prendere parte alla fiera. “Mi rifiuto di pensare di essere io la madre degenere, che vuole sottoporre la figlioletta ad un evento "stressante", quanto potrebbe esserlo andare a fare la spesa in un centro commerciale. Sono una madre lavoratrice che vorrebbe veder garantito il suo diritto al lavoro, attraverso asili pubblici gratuiti, maggiori garanzie e pari opportunità, cominciando magari con l'accesso ad una fiera accompagnata da mia figlia”.

 


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Isabella Loschi

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