Bufera sul raduno del Fante a Vittorio Veneto: "Due pesi e due misure, ordinanze non rispettate"
La polemica lanciata dai commercianti di Vetrina Sapaio a Serravalle: "Considerazioni amare"
VITTORIO VENETO - Anche Vetrina Sapaio, insieme alle altre attività commerciali di Serravalle e di Vittorio veneto, si era preparata con entusiasmo nel partecipare al Raduno Nazionale dei Fanti e a tutti gli eventi in programma in occasione del Centenario, offrendo il proprio contributo e la propria collaborazione.
Non solo è stato realizzato l’allestimento delle vetrine e creata un’etichetta di vino ad hoc per l’occasione, ma è stata fatta una sponsorizzazione economica per sostenere il progetto “Adotta un artista”, una delle iniziative ideate dall’amministrazione per finanziare gli eventi. Settimane dunque di preparativi a proprie spese, per poi ritrovarsi alle 18.30 del 25 maggio con un’ordinanza in cui si vieta la vendita di bottiglie di vetro, dalla mattina di sabato 26 maggio.
“Critichiamo pesantemente le tempistiche nella consegna dell'ordinanza, ma non solo: la sua applicazione poteva avere senso nella giornata di domenica, quando si sono effettivamente svolti gli eventi e Vetrina Sapaio sarebbe rimasta normalmente chiusa, ma non per il sabato, giorno in cui Serravalle era semi-deserta e non c’erano eventi di alcun tipo (va ricordato che gli eventi di sabato erano a Ceneda, non considerata zona rossa) - fanno sapere da Vetrina Sapaio - Tutto questo unito al fatto che all’Ufficio Turistico del centro, all’interno della zona rossa per la quale doveva valere questa ordinanza, l’amministrazione ha venduto liberamente fino alle 15.30 del pomeriggio di domenica, il kit del Centenario: una borsa con il logo dei festeggiamenti, che contiene anche due bottiglie di vino, ovviamente di vetro. Insomma, pare che l’ordinanza non abbia valore per l’Amministrazione e neanche per quei locali che, durante la manifestazione di domenica, hanno servito tranquillamente bottiglie di vetro ai loro tavoli. Due pesi e due misure, che ci portano a fare considerazioni amare riguardo l’organizzazione di questo Centenario per cui tanto ci siamo spesi".