Condanna per violenza sessuale e sequestro della fidanzata, accompagnato alla frontiera
Aveva presentato ricorso data la presenza di due figli minorenni, ma è stato respinto
| Matteo Ceron |
TREVISO - Un cittadino marocchino di 52 anni è stato accompagnato ieri alla frontiera da personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Treviso ed espulso dall’Italia a seguito di decreto adottato dal Prefetto di Treviso, in quanto ritenuto una persona socialmente pericolosa.
Lo stesso era entrato in Italia nel 1992 per motivi di lavoro, rinnovando regolarmente il permesso di soggiorno fino ad ottenere nel 2004 la carta di soggiorno a tempo indeterminato. Pregiudicato per reati contro la persona, nel 2009 era stato condannato alla pena di quattro anni e otto mesi di reclusione per violenza sessuale, violenza privata, minaccia, sequestro di persona commessi ai danni della sua ex fidanzata.
Nel 2013 il Questore di Treviso aveva revocato il titolo di soggiorno al cittadino straniero che tentava la strada del ricorso amministrativo, poi respinto sia in primo che in secondo grado.
Lo stesso aveva, inoltre, presentato ricorso anche al fine di essere comunque autorizzato alla permanenza in Italia per la presenza di due figli minorenni, ma anche questo veniva respinto sia in primo che in secondo grado.
Dopo la notifica del decreto prefettizio di espulsione, è stato accompagnato alla frontiera a mezzo della forza pubblica, in collaborazione con il Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Treviso, anche un cittadino pakistano di 46 anni, irregolare e già destinatario di un provvedimento di espulsione adottato nel mese di gennaio di quest’anno.