"Basterebbe tagliare l'erba": l'appello per salvare le sue (ultime) api
L’apicoltore di Cornuda non intende accusare nessuno ma chiede che vengano attivate misure di prevenzione
CORNUDA – L’apicoltore che nei giorni scorsi ha divulgato le foto delle sue api morte ora ha deciso di lanciare una sorta di appello: “Tra due settimane verranno fatti dei trattamenti per la cicalina, basterebbe che venisse tagliata l’erba sotto ai vigneti, per evitare che le api ne restino vittima, andando a visitare i fiori di campo”. Una richiesta pacata, senza polemiche ma quanto mai concreta, da parte di un apicoltore che ci tiene a precisare che desidera coltivare rapporti cordiali con tutti.
“Certo il territorio attorno a dove ho le arnie è cambiato, sono arrivate nuove coltivazioni (vigneti) ma sia chiaro, non voglio accusare nessuno per la morte delle mie api, non solo perché non ho prove per dire se siano morte a causa dei pesticidi (di vigneti o di chi coltiva le patate), maltempo o altro ma anche perché mi sono persuaso che la disputa tra agricoltori e cittadini sui trattamenti sia quasi una “guerra tra poveri”. Ritengo che debbano essere le istituzioni dare regole e a vigilare che siano rispettate: basterebbe dare degli incentivi a chi opera in agricoltura per usare nuovi metodi, più naturali, e tutto si risolverebbe da solo”.
Una posizione equilibrata e molto concreta quella dell’apicoltore che chiede solo un po’ di attenzione per prevenire i problemi anche perché si dice consapevole che: “Io sono un apicoltore per hobby e quindi non ho necessità di sussistenza ma capisco anche che chi lavora in agricoltura per vivere non sempre ha le risposte che gli servirebbero, da parte delle istituzioni. Io sono anche contrario alle sanzioni: anziché multare pochi perché non fare più controlli e andare a spiegare agli agricoltori cosa è meglio fare?”.