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22 novembre 2024

Treviso

La riforma del Servizio Sanitario Nazionale

Ancora Grazie, Tina!

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

La riforma del Servizio Sanitario Nazionale

TREVISO - Il coronavirus, che sta infettando il mondo intero, destinato a segnare la storia contemporanea e a modificare lo stile di vita di ciascuno, in Italia viene combattuto dal Servizio Sanitario Nazionale. In questa fase delicata sono unanimi il giudizio e la valutazione positiva nei confronti del nostro sistema sanitario da parte dei cittadini, degli operatori, dei medici, dei pazienti, dei virologi oltre che delle forze politiche di maggioranza e opposizione.

 

Il Servizio Sanitario Nazionale è nato da legg n. 833 del 1978, di cui fu ispiratrice Tina Anselmi, la prima donna Ministro della Repubblica Italiana, dapprima al Lavoro e poi alla Sanità dal 1976 al 1978. Anselmi, nata a Castelfranco Veneto e, quindi trevigiana, era stata lanciata ai vertici nazionali, dal suo mentore, Aldo Moro, che l’aveva nominata Sottosegretario al Lavoro, nel 5° e ultimo suo Governo del 1976.

 

Il Servizio sanitario nazionale (SSN) è un sistema di strutture e servizi, che hanno lo scopo di garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale all’erogazione delle prestazioni sanitarie, in attuazione dell’art. 32 della Costituzione.

 

I principi fondamentali, su cui si basa il SSN dalla sua istituzione, sono l’universalità, l’uguaglianza e l’equità:

a) Universalità: l’estensione delle prestazioni sanitarie a tutta la popolazione. La salute, a partire dal 1978, è stata intesa infatti non soltanto come bene individuale, ma soprattutto come risorsa della comunità.

b) Uguaglianza: i cittadini devono accedere alle prestazioni del SSN senza nessuna distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche.

c) Equità: a tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso, in rapporto a uguali bisogni di salute.

 

I principi fondamentali del SSN vengono affiancati da norme organizzative, tra le quali una delle più importanti è la centralità della persona. La responsabilità per la tutela del diritto alla salute avviene attraverso la collaborazione tra i livelli di governo del SSN. Stato, Regioni, Aziende e Comuni, nei rispettivi ambiti di competenze, collaborano tra loro, per assicurare condizioni e garanzie di salute uniformi su tutto il territorio nazionale e livelli identici delle prestazioni per tutti i cittadini.

 


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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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