17/12/2024nebbia a banchi

18/12/2024nuvoloso

19/12/2024pioggia

17 dicembre 2024

Treviso

Le imprese: "Pronti alla chiusura ma chiediamo più chiarezza e meno improvvisazione"

Assindustria Venetocentro contro il provvedimento del governo: "questo modo di operare con improvvisazione sta creando solo caos e incertezza"

| Isabella Loschi |

immagine dell'autore

| Isabella Loschi |

Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco

TREVISO - “Le persone e la salute vengono prima di tutto. Se le Autorità sanitarie dicono che serve una ulteriore stretta sulle attività produttive, lo faremo responsabilmente così come abbiamo già adottato ogni possibile misura per la sicurezza”.

Queste le parole di Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco vertici di Assindustria Venetocentro, associazione degli imprenditori di Padova e Treviso, che però non mancano di criticare le decisioni del governo Conte per le modalità con cui è stata comunicata la nuova chiusura, con una diretta Facebook a tarda ora e un provvedimento che ha tardato ad uscire e che alla fine ha concesso tempo alle imprese, facendo slittare la chiusura al 25 marzo.

“Le imprese sono al servizio della comunità e del Paese e lo saranno anche in questo momento drammatico, assicurando la continuità delle filiere essenziali e gli approvvigionamenti - dichiarano - Ma questo non significa non evidenziare l’inadeguatezza con cui è stato gestito un provvedimento così grave e complesso da attuare. Ancora una volta l’annuncio, aleatorio, è arrivato sabato a tarda sera ma pomeriggio di domenica ancora non è noto ufficialmente quali siano le attività coinvolte, ci sono centinaia di migliaia di imprese e milioni di lavoratori in Italia che non sanno ancora cosa dovranno fare domattina (oggi ndr). Fin dalla prima mattina di oggi l’associazione è stata operativa per rispondere alle domande di centinaia di aziende che non sanno chi deve chiudere, quali comunicazioni dare ai collaboratori, quali tutele per chi dovrà rimanere a casa”.

“Proviamo come imprenditori un sentimento di sconcerto e solitudine - proseguono Piovesana e Finco - per un modo di operare, in una situazione senza precedenti, con improvvisazione, che sta creando caos e incertezza non solo tra gli imprenditori ma anche nella popolazione, aggiungendo alla sofferenza e magari al lutto di questi giorni l’incertezza del lavoro e del reddito”.

“Le imprese - affermando i vertici di Assindustria Venetocentro - hanno impegni e doveri ai quali adempiono con responsabilità, come, per esempio, il pagamento dei fornitori, il rispetto delle consegne o le buste paga dei collaboratori, e ad oggi non sappiamo come si potrà procedere. Emerge, una volta di più, la mancanza di conoscenza del sistema industriale moderno e della sua organizzazione di filiera per cui c’è il rischio concreto, che come sistema Confindustria stiamo cercando in tutti i modi di evitare, che si blocchino attività necessarie all’operatività delle stesse produzioni considerate strategiche ai fini della tenuta del Paese e per la gestione dell’emergenza sanitaria”.

“Come imprenditori chiediamo che ci sia chiarezza - concludono Piovesana e Finco - decisioni nero su bianco e non annunci, condivisione preventiva e valutazione degli effetti, tempi tecnici per chiudere le lavorazioni in corso e le consegne. E soprattutto un piano all’altezza della situazione, proporzionato all’emergenza, che ponga già ora le basi per la ricostruzione e attivi tutte le risorse che saranno necessarie per dare immediata liquidità alle imprese, piccole medie e grandi, estendere gli ammortizzatori sociali, compensare l’azzeramento degli ordini e dei fatturati per gran parte delle aziende, per evitare conseguenze irreversibili e far sì che un sacrificio necessario non renda incerta la sopravvivenza stessa di migliaia di imprese quando verrà il momento di ripartire”.

 



foto dell'autore

Isabella Loschi

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×