Una commissione ad hoc in Comune per l'inceneritore
La scelta dell'amministrazione comunale: polemiche incrociate tra maggioranza e opposizione
MOGLIANO - Inceneritore di Fusina, arriva la commissione comunale del comune di Mogliano per far luce sulla questione.
Lo ha segnalato in una nota su facebook il sindaco Davide Bortolato: «Martedì sera ho impegnato tutto il Consiglio Comunale a istituire una Commissione di indagine straordinaria per portare alla luce qual è stato il percorso che ha determinato l’avvio del Progetto Polo Impiantistico di Fusina, tanto discusso in questo periodo».
Si tratta di una presa di posizione nella perchè negli ultimi giorni le polemiche sono state vibranti: «Far apparire che il progetto sia frutto delle mie decisioni e della mia Amministrazione è un gesto che getta fumo negli occhi, proprio perché la discussione si è aperta solo ora, in periodo di campagna elettorale, sebbene il Progetto sia stato presentato in Regione il 28 febbraio 2019, dopo un lungo iter, durante il mandato Arena».
Bortolato punta il dito contro l’opposizione consiliare: «Per di più il Consigliere Nilandi si rifiuta di votare l’istituzione di questa nuova Commissione di Indagine, organo fondamentale per chiarire quali sono state le posizioni glissate dalla Amministrazione Arena, dal 2016 ad oggi; così facendo sceglie di non perseguire la verità e la chiarezza forse perché scomode di fronte a tutti i cittadini di Mogliano».
Sempre a colpi di post Nilandi, in una nota di Mogliano Bene Comune, segnala: «Martedì l'opposizione unita ha presentato una mozione che chiedeva lo stop dell'inceneritore di Fusina.
Il sindaco Davide Bortolato e la sua maggioranza hanno votato contro questa mozione, non assumendosene la responsabilità ma chiedendo all'alba dell'una di notte una commissione d'indagine che scaricasse le colpe su chi li ha preceduti.
Indignati da una risposta illegale, illegittima, unica nella storia del nostro Comune e che crea rischia di creare un pericoloso precedente, ci siamo alzati per lasciarli da soli».
Ammesso e non concesso che siano riusciti a salvarsi la faccia, quel che è certo è che da oggi a perderci sarà la città e la salute di tutti noi cittadini».