“Evita” non ce l’ha fatta: la famiglia ha acconsentito all’espianto degli organi
Evelina Federigo, per tutti Evita, lascia 2 bambini piccoli
MONTEBELLUNA – “Informazioni: lavora presso Poste Italiane”: è l’unica nota personale che Evelina Federigo aveva dato di sé nella sua pagina social perché quel lavoro per lei era importante, tant’è che aveva anche lasciato la sua amata Benevento per svolgerlo. Un lavoro che le è costato la vita quando giovedì scorso al volante di un’auto di servizio si è scontrata con una Porsche sulla strada Feltrina. Ma Evelina o meglio Evita come la chiamavano tutti era una che non si arrendeva e anche in questo ultimo frangente ha lottato: ma le ferite riportate dallo scontro le sono state fatali e dopo 4 giorni di agonia è spirata.
Evita, 41 anni era arrivata a Montebelluna da pochi mesi giungendo da Cascina, in provincia di Pisa, ma prima di approdar nella Marca aveva brevemente risieduto in Cadore, sempre per motivi di lavoro. Era un portalettere e giunta in città le era stata assegnata la consegna della corrispondenza in zona industriale. Sempre sorridente e cordiale si era ambientata presto e certo non avrebbe mai immaginato che il lavoro tanto desiderato, per il quale aveva fatto tanti sacrifici personali le sarebbe costato la vita. I famigliari di Evelina Federigo hanno deciso di donare gli organi, in un ultimo atto di generosità di una mamma che lascia 2 figli piccoli, un maschietto e una femminuccia. La sua scomparsa ha destato profondo cordoglio in tutta la città.
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