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20 novembre 2024

Esteri

“Microplastiche nel corpo umano”: lo ha scoperto l'Università dell'Arizona

La preoccupante scoperta di un gruppo di ricercatori dell’Arizona

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Plastica

I ricercatori dell’Università dell’Arizona hanno recentemente scoperto che le micro e nanoplastiche invadono anche il corpo umano.

Non attaccherebbero dunque soltanto acqua, aria, terra e pesci, ma anche i tessuti umani, finendo per accumularsi in organi come polmoni, fegato, reni e milza.

A confermarlo le analisi su decine di campioni di tessuti umani, i cui risultati sono stati poi presentati al convegno virtuale della Società americana di chimica. “Non vogliamo essere allarmisti, ma è preoccupante che questi materiali non biodegradabili presenti ovunque possano entrare e accumularsi nei tessuti umani e non sappiamo con quali possibili effetti sulla salute”, ha spiegato il ricercatore Varun Kelkar.

È suo infatti il gruppo di ricerca che ha notato la presenza di microplastiche (inferiori ai 5 millimetri) e nanoplastiche (inferiori a 0,001 millimetri) in 47 biopsie conservate in una grande banca di tessuti insieme alle cartelle cliniche dei pazienti per studiare le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.

 



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Clara Milanese

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