Stefanel, nelle prossime ore via libera alla cessione
Oggi tavolo di lavoro ministeriale tra Commissario, Regione, sindacati e azienda. L'accordo a OVS prevede il mantenimento di 23 punti vendita sui 27 presenti in Italia e l’assorbimento di 94 lavoratori. Preoccupazione dai sindacati.
| Angelo Giordano |
PONTE DI PIAVE - Via libera alla cessione di Stefanel all'azienda Ovs.
Oggi è stato organizzato un tavolo di lavoro a livello ministeriale relativo alla situazione aziendale di Stefanel. Presenti il commissario straordinario e le organizzazioni sindacali con la Regione, Veneto, rappresentata dall’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan con Mattia Losego dell’Unità di Crisi aziendali.
Nel corso dell’incontro è stato comunicato che nelle prossime ore verrà firmata l’istanza di autorizzazione alla cessione della nota azienda trevigiana, oggi in amministrazione straordinaria, a OVS SpA.
“Un tavolo positivo soprattutto per quanto riguarda la manifestazione di interesse vincolante presentata da un altro gruppo aziendale Veneto, OVS SpA - spiega Elena Donazzan -. La proposta prevede il mantenimento di 23 punti vendita sui 27 presenti sull’intero territorio nazionale e l’assorbimento di 94 lavoratori”.
“Abbiamo constatato positivamente l’individuazione del potenziale acquirente che ha caratteristiche produttive ben definite - sottolinea l’Assessore -, molto distanti da fondi speculativi che nel passato, purtroppo, hanno smantellato marchi legati alla tradizione produttiva e al territorio Veneto”.
“Considerati questi elementi positivi - conclude Donazzan - ora è necessario approfondire con OVS quale sarà il piano industriale per aver chiari tutti gli aspetti di valorizzazione futura di Stefanel.
Per quanto riguarda il bacino dei lavoratori non ricompreso nel nuovo perimetro aziendale, la Regione del Veneto si è resa disponibile ad attivare gli strumenti di politica attiva, condizione necessaria per l’accesso alle misure di sostegno al reddito per i prossimi mesi e avere il tempo per comprendere i nuovi scenari di sviluppo aziendale”.
Preoccupazione dai sindacati. Non vengono assorbiti e quindi andranno a chiusura l’outlet di Levada con 6 dipendenti, il negozio di Verona con 7 dipendenti, quello di Milano con 13 dipendenti e Alessandria con 2. Quindi, dei 136 dipendenti ne permangono 94.
"Abbiamo chiesto - dichiara Tiziana Basso, segreteria confederale Cgil Veneto - l’attivazione da subito di un tavolo presso il Ministero per discutere con Oviesse del piano industriale, delle prospettive future e della tenuta occupazionale. Il Ministero si è impegnato ad attivarsi in tempi brevi e ha coinvolto anche il Dicastero del Lavoro per la verifica degli strumenti di copertura per i lavoratori".