NUOVO PIANO DI ZONA, VIA AI LAVORI
Dalla prossima settimana gli incontri a partire da Castelfranco
Castelfranco - Prendono il via ufficialmente mercoledì 12 maggio alle 17.00 presso la Sala Convegni dell’Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto i lavori per la formulazione del nuovo Piano di Zona che avrà efficacia dal 2011 al 2015.
Sarà questa la prima tappa di un percorso che durerà alcuni mesi prima dell’introduzione effettiva del documento di programmazione con cui la Regione del Veneto, attraverso le Ulss, intende sostenere la programmazione dei servizi sociali e sociosanitari a livello territoriale. Per l’occasione sono invitate tutte le figure coinvolte nella stesura del documento: i sindaci dei trenta Comuni dell’Ulss 8, gli assessori dei servizi sociali dei Comuni e gli assistenti sociali comunali i quali saranno convocati dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 8.
Saranno invitati inoltre dall’Ulss 8 gli altri attori locali che, a vario titolo, intervengono nella progettazione, nel finanziamento e nella realizzazione degli interventi del sistema integrato territoriale (gli organismi della cooperazione, le associazioni, gli enti di promozione sociale, le fondazioni e gli enti di patronato, le organizzazioni di volontariato, gli enti privati accreditati, le organizzazioni sindacali, altri enti riconosciuti, e confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese operanti nel settore sociale.
“Sono inoltre invitati a partecipare – osserva il direttore dei servizi sociali dell’Ulss 8, Gian Luigi Bianchin (in foto) - le associazioni di categoria, associazioni produttive, imprese ed altre organizzazioni che abbiano peculiare interesse allo sviluppo del sistema intergrato dei servizi sociali”.
Nel corso dell’incontro, al quale parteciperanno il direttore generale dell’Ulss 8, Renato Mason, il direttore dei servizi sociali, Gian Luigi Bianchin, il Presidente della Conferenza dei sindaci, Fiorenzo Berton, ed il responsabile dell’Ufficio Piani di zona dell’Ulss 8, Enrico Scapin, i partecipanti saranno invitati a candidarsi nella composizione dei gruppi di lavoro, ciascuno dei quali dedicati ad una delle 7 aree specifiche identificate dalla Regione (anziani, disabili, salute mentale, infanzia/minori e famiglia, dipendenze, immigrazione e povertà/emarginazione). Ciascun gruppo di lavoro avrà una composizione mista che vedrà la presenza dei sindaci, degli assistenti sociali, dei referenti Ulss, e dei rappresentanti delle Ipab (per l’area anziani), delle cooperative sociali, delle associazioni di volontariato, della Provincia, delle organizzazioni sindacali, degli organi giudiziari.
“Il compito dei gruppi di lavoro non sarà facile in quanto, - spiega il dottor BIANCHIN - vista la scarsità di risorse sia a livello privato che pubblico, sarà importante un’attenta valutazione dei bisogni sociali e delle loro priorità e un’accurata programmazione nell’allocazione delle risorse che punti all’ottimizzazione dei mezzi economici e socio-sanitari a disposizione. Contestualmente sarà fondamentale accrescere il livello di collaborazione tra enti istituzionali e locali per favorire l’attuazione del Piano di zona”.
“A differenza dei precedenti documenti il prossimo Piano di zona, secondo le indicazioni regionali, durerà cinque anni anche se vi sarà un riprogrammazione annuale in funzione delle risorse economiche della Regione – aggiunge il dottor SCAPIN - . Inoltre il piano dovrà essere adottato mediante un accordo di programma sottoscritto dalla Conferenza dei sindaci e dal direttore generale dell’Ulss che provvederà a recepirne i contenuti nel Programma di attuazione locale”.
(fonte: Ulss 8)