Turismo: calo del 60% negli arrivi e gli italiani scelgono i piccoli borghi
La maggior parte dei turisti punta allo sport, alla natura e all’esperienza culinaria
| Tiziana Benincà |
TREVISO - Il turismo che verrà: comunicazione, valorizzazione dei territori, sostenibilità e digitalizzazione; questo il tema del convegno tenutosi online lo scorso 31 marzo.
Nell’era pre-pandemia il turismo ricopriva il 13.2% del PIL nazionale, con oltre 232 mrd di euro; da marzo 2020 c’è stato un calo del 60% degli arrivi e una diminuzione di 53 mrd di ricavi. Un’industria che nell’ultimo anno ha dovuto adattarsi alla clientela italiana con tendenze diverse rispetto al passato.
La maggior parte dei turisti punta allo sport, alla natura, all’esperienza culinaria, alla sicurezza sanitaria e ben il 51% degli italiani in vacanza, ha scelto piccoli borghi come destinazione. Il 44% preferisce lunghe passeggiate all’aria aperta, a fronte di un 18% in bicicletta e solo un 12% interessato a musei e mostre.
Si punta molto sulla sostenibilità ambientale, sociale, economica, ma gli altri elementi importanti che emergono da dati digitali, sono la reputazione, che in Veneto sta crescendo, la sicurezza e la fiducia.
Tre sono le parole chiavi individuate: esperienze, che i turisti gradirebbero vivere, storie di persone locali che vorrebbero incontrare, cambiamenti che gli operatori sono chiamati ad intraprendere, senza paura di affrontare le nuove sfide che già oggi sono realtà.