Vendevano sostanze dopanti, in manette madre e figlio
L'operazione dei Nas era iniziata nel 2019: giro d'affari per 55 mila euro
TREVISO - I Carabinieri intercettano e bloccano un traffico internazionale di sostanze dopanti destinate ai bodybuilder.
L’operazione ha permesso di eseguire due arresti (madre e figlio) con 65 indagati. Tra questi anche farmacisti che consegnavano sotto banco farmaci e tipografi che stampavano ricette false.
Questo in estrema sintesi il bilancio di un’operazione dei carabinieri del Nas, iniziata nel 2019, che ha stroncato un traffico di sostanze dopanti per un valore di 55mila euro. Sequestrati anche 42mila euro in contanti provento dell’attività illecita.
In carcere è finito un 35enne, P.M., originario di Agrigento, ma residente nel Montebellunese, mentre la madre di 60 anni, A.T., dipendente pubblica in aspettativa, è agli arresti domiciliari.
Madre e figlio, negli ultimi due anni hanno eseguito pagamenti all’estero per 32 spedizioni di medicinali. A loro volta i due eseguivano le spedizioni ai clienti.