Conte avverte Draghi: "M5S non vuole la crisi, ma il Governo non forzi sulle spese militari"
Sulla guerra in Ucraina: "Per l'Italia c'è spazio per recitare in ruolo importante. Bene che Draghi possa sentire Putin nei prossimi giorni, come ha detto"
ITALIA - "Il M5S non pensa assolutamente in questo momento alla crisi di governo. Però siamo la forza di maggioranza relativa: se si tratta adesso di discutere un nuovo indirizzo, che non era nel patto fondativo di questo governo, faremo valere la nostra presenza e la forza delle nostre ragioni".
Così Giuseppe Conte a In Mezz'ora in Più esprimendosi in particolare sul tema delle spese militari. Se "il governo forza, è il governo che mette in fibrillazione, non il M5S. Noi non vogliamo la crisi", sottolinea Conte che spiega che nei prossimi giorni vedrà il premier Mario Draghi.
"Spero in una prospettiva di buon senso". "Questo governo è nato su un patto fondativo", aggiunge, per contrastare "l'emergenza economica e sociale ed ora anche energetica e per il Pnrr. Se oggi alcune forze di governo volessero spingere per aggiungere a questo patto una corsa verso gli investimenti militari, questo è un elemento nuovo e su questo il governo di deve ascoltare. Se il governo forza e non ci ascolta, è il governo che forza e non ascolta la forza di maggioranza relativa".
Sulla guerra in Ucraina, Conte osserva: "Per l'Italia c'è spazio per recitare in ruolo importante. Bene che Draghi possa sentire Putin nei prossimi giorni, come ha detto. Quando c'è un conflitto del genere bisogna mantenere la massima concentrazione per la de-escalation, perchè tutti gli interventi, pur nella ferma condanna, siano orientati verso la soluzione politica che deve restare l'obiettivo dell'Italia. Qualsiasi iniziativa al di fuori di questa prospettiva, contrasta con il nostro interesse nazionale".