Treviso corre all'alba: in 1.500 per la "5 alle 5"
Grande partecipazione per la sesta edizione dell’evento lungo le strade del centro storico
| Isabella Loschi |
TREVISO - Una lunga scia bianca ha colorato, poco dopo l’alba, le strade e le piazze del centro storico. Grande partecipazione per la sesta edizione della “5 alle 5”: 5,6 km di corsa lungo strade e piazza del centro storico, poi colazione per tutti sulle Mura. Oltre 1500 partecipanti - più donne che uomini - che hanno confermato la “5 alle 5” nel novero delle corse all’alba più partecipate d’Italia. Chi l’ha ideata, l’ex campione azzurro Salvatore Bettiol e lo staff della mezza maratona cittadina del 9 ottobre, nel 2015, anno della prima edizione, portò a correre un migliaio di persone. Da lì, la crescita è stata continua. Almeno sino all’avvento della pandemia.
“Nel 2019 – dice Bettiol – siamo arrivati a 2500 partecipanti e un mese dopo abbiamo replicato l’evento a Padova. Adesso, dopo due anni di stop, siamo ripartiti con prudenza, ponendoci un limite di iscritti che abbiamo rapidamente raggiunto, e nelle ultime ore anche superato. L’importante era esserci, ripartire da dove abbiamo lasciato. Oggi è stata una grande festa: silenziosa, vista l’ora, ma pienamente vissuta. E’ stato come aver ritrovato dei vecchi amici. In tanti sono venuti a farci i complimenti e a darci appuntamento al prossimo anno. Nel 2023 mi piacerebbe esportare la ‘5 alle 5’ in altre città. Tornare a Padova e a Bari, dove siamo già stati. Provare con Firenze. La formula è vincente”.
L’area del Bastione San Marco ha iniziato ad animarsi che era ancora buio. Poi, qualche minuto dopo le 5, il via. Il serpentone di runners e camminatori ha impiegato quasi 5 minuti per transitare sotto l’arco di partenza e andare ad allungarsi su un percorso che si snodava per 5,6 km, toccando gli angoli più suggestivi della città: da Piazza dei Signori alla Pescheria, dal Lungosile al Duomo.
La maggior parte dei partecipanti l’ha presa con calma, tanto che dopo un’ora gli arrivi non erano ancora terminati. Qualcuno, invece, ha corso con impegno. Come il giovane Nicolas Bermejo, 22enne di Buenos Aires, da due mesi residente a Susegana con la famiglia della sorella Antonella. “Lui corre sempre, adesso non è neppure particolarmente allenato”, spiega il cognato Antonio. Per Nicolas si trattava della prima corsa in Italia, l’ha attesa con impazienza. Ha fermato il cronometro a 18’45”, staccando Giovanni Oliva, carabiniere d’origine pugliese che aveva vinto – si far per dire – una delle primissime edizioni della “5 alle 5”. “La città è bellissima, ma non la conoscevo: ho rischiato più volte di sbagliare strada”, ha sorriso Nicolas all’arrivo, dopo aver messo alla frusta anche gli apripista in bicicletta.
Tra le donne, la prima ad arrivare al traguardo è stata Caterina Chiaradia, mamma di Dosson che ha completato la prova in 21’50”, precedendo Elena Sarzetto e Patrizia Garbujo.