Minacce di morte a Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo
“Non mi intimidisce la cosa, anzi, continuerò a portare avanti l’attività amministrativa con dedizione”
FARRA DI SOLIGO – Un fatto grave e odioso: ieri il primo cittadino di Farra di Soligo, Mattia Perencin, ha ricevuto una lettera anonima fitta di ingiurie e con tanto di minacce di morte. Il sindaco si è quindi rivolto ai carabinieri sporgendo denuncia perché l’autore di questo atto vile sia identificato e venga chiamato a risponderne. Non è dato sapere quale sia la ragione di tanta acredine ma resta il fatto che la civiltà non è di casa dall’anonimo che ha inviato la missiva minatoria.
A darne notizia è stato lo stesso Mattia Perencin con un post su Facebook: « Nella giornata di ieri mi è pervenuta in Municipio una lettera anonima a me indirizzata con all’interno una serie di minacce e offese di vario genere fra cui anche minacce di morte. Ho subito informato i carabinieri, che ringrazio, e questa mattina ho sporto denuncia, le forze dell’ordine faranno le opportune indagini. Ho pensato un po’ se darne o meno notizia, ma è giusto che il codardo/a lo sappia e lo invito ad uscire allo scoperto e almeno a firmarsi la prossima volta. Non mi intimidisce la cosa, anzi, continuerò e continueremo a portare avanti l’attività amministrativa con dedizione, impegno e sacrificio come fatto fino ad ora in questi tre anni, perché abbiamo ancora molte cose da fare, pur nelle mille difficoltà del momento e del ruolo che si ricopre.
Non pubblicherò integralmente la lettera, che per altro ho consegnato ai carabinieri, ma dovremo forse tutti un po’ riflettere su questa “nuova società” in cui viviamo, dove per forza di cose bisogna sempre trovare un capo espiatorio dove sfogare la propria rabbia e il proprio malessere. I Sindaci e le amministrazioni sono lasciate sole ad affrontare problemi alle volte di neanche loro competenza; siamo comunque sempre qui in prima linea a cercare di dar risposte ai cittadini e a fare alle volte anche da psicologi e a rivestire ruoli che magari non sono neanche i nostri. Ps: Questa mattina sono andato a fare gli auguri a una bella e arzilla signora che compiva 90 anni e che desiderava passassi a farle un saluto… faccio tesoro di ciò che mi ha detto: “Varda avanti e no sta badar chi che ciacolea par nient, che ghe ne tanti”».