"Basta cemento, vogliamo un'altra Treviso": protesta del centro sociale Django
Gli attivisti hanno appeso uno striscione all'ex caserma Piave
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Basta cemento. Basta case di lusso. La terra un bene comune”. Protesta del centro sociale Django, ieri davanti all’ex caserma Piave, con striscioni e slogan contro la cementificazione dell’ex caserma di via Monterumici. “Il Comune sta pensando di cedere a dei privati, che hanno dei terreni agricoli su cui non potrebbero costruire, un terreno pubblico su cui costruire villette di lusso per un totale di 27 mila metri quadri. Ci riesce veramente difficile credere che per poter costruire delle aree verdi sia necessario vendere un bene pubblico, e garantire ulteriore cemento e profitto per dei privati”.
“La nostra città ha delle aree verdi che vanno tutelate e valorizzate, difese dalla costruzione di ulteriori supermercati e progetti residenziali - hanno ribadito i ragazzi del Django - Pensiamo al parco dello Storga, alle zone umide lungo il Botteniga e ovviamente al Parco naturale del fiume Sile”. “Il numero di case vuote (6.400 solo in città, 84.000 nella provincia) è sempre più alto e sempre più persone faticano nel trovare casa in affitto o in vendita, se non a prezzi esorbitanti. Questo è l'effetto di una speculazione edilizia che fa sì che si continui a costruire case di lusso mentre il patrimonio pubblico rimane in stato di abbandono e senza manutenzione”.