Chiusa e in abbandono la cinquecentesca Villa Benzi – Zecchini di Caerano
La frustrazione dei caeranesi per lo stato di degrado dell’antica dimora nobiliare di proprietà comunale
CAERANO DI SAN MARCO – In un periodo in cui non c’è amministrazione comunale che non abbia attinto ai fondi PNRR per sistemare, restaurare e realizzare opere pubbliche viceversa a Caerano di San Marco la cinquecentesca Villa Benzi – Zecchini versa in uno stato di abbandono dopo la chiusura di oltre un anno fa. In paese la circostanza ha animato molti confronti anche nei social, dove qualcuno (non si sa per quale ragione) ha addirittura ipotizzato di farne una casa di riposo, come se un bene monumentale storico artistico potesse essere arrangiato a qualsivoglia destinazione, senza tener conto del suo pregio architettonico e dei tanti vincoli che giustamente ne tutelano il valore.
Di questi giorni l’ultima uscita sui social in relazione a Villa Benzi – Zecchini. «Questo è il biglietto da visita per chi entra a Caerano... per quanto andrà avanti ancora questo scempio dato che dopo 16 mesi dalla chiusura non sono ancora note le motivazioni e non esiste un'ordinanza ufficiale di chiusura? Visto che ormai è chiaro che questa amministrazione non ha nessun interesse a riaprire la villa in tempi brevi, possiamo perlomeno pretendere che ne venga preservato il decoro?!». A pubblicare questo sfogo sono i consiglieri comunali d’opposizione della lista civica NuovOrizzonte per Caerano che per esprimere tutto il loro disappunto citano anche Margherita Hack: «Nel nostro Paese quando si deve tagliare, si tagliano la cultura e la ricerca, ritenute evidentemente un inutile lusso».
Doriana Bordin consigliere comunale di NuovOrizzonte spiega che: «Pochi giorni fa abbiamo formalmente chiesto al sindaco e a tutti gli assessori di conoscere la situazione. Lo scorso anno è stato affidato l’incarico all’ing. Rosa per valutare se nella villa qualcosa non fosse a norma e ad oggi attendiamo risposte». Pare infatti, il condizionale è di rigore non essendoci spiegazioni “nero su bianco”, che a scatenare la chiusura sia stata una missiva indirizzata al sindaco in cui veniva informato che a Villa Benzi – Zecchini forse qualcosa era fuori norma. Da qui l’incarico all’ingegnere per sondare la situazione, intanto tutto langue a cominciare dalle condizioni della villa e dell’attiguo teatro Maffioli, ospitato nelle scuderie dell’antica dimora, con una capienza di ben 300 spettatori.
Insomma, a Caerano di San Marco le antiche Ville non godono di grande fortuna, e c’è di che augurarsi che la cinquecentesca Villa Benzi – Zecchini abbia una sorte migliore della elegante Villa Guillet, letteralmente rasa al suolo qualche mese fa, certo tutto debitamente autorizzato, ci mancherebbe altro, ma senza alcun riguardo alla storia locale. Ma si sa, in quest’epoca, concetti come l’identità culturale di una comunità si prestano più agli slogan elettorali che all’azione di governo di chi amministra: evidentemente l’acuta e rimpianta Margherita Hack non aveva torto.
FOTO: Villa Benzi - Zecchini invasa dalla erbacce (sopra); sotto il teatro Maffioli (immagine da Facebook)
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo