TREVISO - Giovani e donne, sono ancora queste le categorie di lavoratori più "vulnerabili" nella Marca. Il 34% dei giovani sono i 35 anni ed il 42% delle donne hanno occupazioni e contratti che non arrivano a superare la soglia dei 12.093 euro lordi, ovvero un reddito al di sotto del livello ufficiale di povertà. Le differenze tra uomini e donne sono ancora rilevanti. I rapporti non-standard sono, infatti, più frequenti tra queste; si tratta di un dato non nuovo, che conferma la connotazione di genere dell’instabilità occupazionale. Secondo l’analisi del progetto nazionale Working Poor Families Project il fenomeno è più allarmante se si considera che dietro ogni lavoratore c’`e una famiglia.

I dati sono emersi nell'indagine condotta da Anna Rita Contessotto dell'ufficio studi Spi Cgil di Treviso. La fotografia del mercato del lavoro evidenza come i lavoratori più “vulnerabili” sono impiegati nei settori dell'agricoltura ma anche nel settore alberghiero e della ristorazione oltre alle attività domestiche con una retribuzione oraria che non superai mai i 9 euro l’ora. Uno scenario preoccupante soprattutto se si guarda al futuro: “La situazione del mercato del lavoro di oggi ci dovrebbe far riflettere su due aspetti: da una parte l’incertezza e la precarietà del lavoro non permette di avere prospettive e quindi di pensare ad avere una famiglia, dall’altro incide anche sul mercato del lavoro futuro e sul sistema pensionistico futuro”, spiegano Mauro Visentin segretario generale della Cgil di Treviso e Rossana Careddu, segretaria generale Nidil Cgil di Treviso.

Guardando i numeri delle assunzioni da parte delle aziende nel 2023 nella Marca, che sono state complessivamente 59.965, emerge che le professioni più richieste sono quelle non qualificate ( pari al 23%). Tra le figure più richieste i braccianti agricoli (2.920 le posizioni aperte nel 2023) gli addetti agli affari generali ( 2.555), e dal personale non qualificato nelle attività industriali (2.325). Seguono i commessi e gli addetti alla gestione dei magazzini.

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