In piazza a Treviso la maratona di protesta della Cgil di Treviso: "Oltre cento interventi in otto ore di mobilitazione"
Rinnovo dei contratti, sicurezza dei luoghi di lavoro e sanità i temi portati in piazza da sindacati, lavoratori, pensionai e cittadini
| Isabella Loschi |
TREVISO - Lavoro, salario, fisco, pensioni, sostegno alla fragilità e sanità. Sono alcuni dei temi al centro della “Slow Mob”, la maratona di protesta della Cgil di Treviso svolta oggi, dalle 10 alle 18, in piazza Aldo Moro a Treviso. Per la prima volta la mobilitazione del territorio messa in piedi dal sindacato trevigiano e pensata dal segretario generale Mauro Visentin, proseguirà per otto ore - come un vero e proprio giornata lavorativa - in cui si sono alternati in piazza oltre un centinaio di interventi di funzionari, delegati e delegate, lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, trevigiani, ma anche esponenti della politica e dell’associazionismo per lanciare appelli e presentare proposte alle istituzioni, in primis al governo.
“Siamo scesi in piazza per questa lunga maratona di mobilitazione per sostenere le vertenze che come sindacato abbiamo nei confronti del governo - spiega il segretario generale della Cgil di Treviso, Mauro Visentin - . Vertenze legate al rinnovo dei contratti ma anche alla riforma del fisco, alla riforma delle pensioni e la questione sicurezza nei luoghi di lavoro. Altra partita quella della sanità, tema molto sentito nella nostra provincia, su cui oggi la Funziona pubblica sta raccogliendo le firme per chiedere una modifica dell’organizzazione della sanità nel nostro territorio”. “Questa maratona di mobilitazione oggi è particolarmente importante perché non abbiamo portato in piazza solo slogan ma abbiamo portato in piazza oltre un centinaio di persone comuni che raccontano il proprio disagio, la propria storia, i propri bisogni e necessità”.
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