Oderzo, scoperto centro massaggi a luci rosse
Coppia arrestata, le ragazze erano 'reclutate' con WeChat
| Angelo Giordano |
ODERZO - I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia hanno eseguito alcune misure cautelari relative ad arresti domiciliari nei confronti di due individui, uno italiano e uno cinese. La coppia gestiva due centri massaggi: è stata accusata di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
L'indagine, condotta dalla Compagnia di San Donà di Piave, ha avuto inizio con un controllo sul lavoro sommerso in un centro massaggi a Musile di Piave. Durante questa operazione, sono emersi segni di attività illecite, tra cui la presenza di numerose giovani ragazze asiatiche in abiti succinti, molte delle quali risultavano essere clandestinamente sul territorio nazionale.
Successivamente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia ha diretto ulteriori indagini, comprese attività di intercettazione e raccolta di informazioni da parte di presunti clienti. Queste indagini hanno rivelato gravi indizi sulla condotta dei gestori dei due centri massaggi, che avrebbero reclutato ragazze attraverso la piattaforma cinese WeChat e pubblicizzato i servizi su un sito web dedicato.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari per la coppia di gestori, stabilendo anche il sequestro preventivo dei due centri massaggi. Inoltre, sono stati bloccati 720.000 euro di disponibilità finanziarie riconducibili agli indagati.
Durante l'esecuzione delle misure, i finanzieri hanno scoperto nel centro massaggi di Oderzo la presenza di due clienti italiani e tre ragazze di origini cinesi vestite in modo succinto. Queste ultime sono risultate soggiornare clandestinamente sul territorio nazionale e sono state segnalate all'Autorità Giudiziaria locale per l'ipotesi di reato di ingresso e soggiorno illegale.
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