Toni Da Re punzecchia Zaia: "Ad un certo punto bisogna scendere in trincea"
Da Bruxelles l’eurodeputato espulso dalla Lega lancia un monito al presidente della regione Veneto
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Gianantonio Da Re dopo l’espulsione dalla Lega continua a far parlare di sé. Dopo la presa di posizione verso il segretario dell’ormai suo ex partito, Matteo Salvini, il “Baffo” si toglie qualche sassolino anche con il presidente della regione Veneto Luca Zaia, più volte sollecitato da Da Re a prendere il comando politico del partito. Oltre a Zaia, Da Re aveva proposto anche un altro presidente di regione, Massimiliano Federiga del Friuli Venezia Giulia, alla segreteria della Lega, ma anche il friulano ha declinato.
«Il problema della leadership di Matteo Salvini è il vero problema, perché ormai la sua figura non raccoglie nessun tipo di consenso, anzi – ha dichiarato da Bruxelles, al microfono di Eu Total per Antenna3, Gianantonio Da Re -. Le figure importanti che dovevano mettersi in prima linea, come Luca Zaia, non lo ha mai fatto. Lui dice sempre di essere un governativo, di essere un amministratore, ma vorrei ricordare a Luca Zaia che è stata la politica a metterlo a fare il presidente del Veneto grazie alle sue capacità e grazie alla sua visione. Però ad un certo punto bisogna scendere anche in trincea e combattere per il proprio partito».