Enza è stata assassinata con 5 coltellate al volto
Secondo quanto emerso fino a ora potrebbe essere stata attirata in una trappola da una persona che conosceva
TREVISO / PREGANZIOL – L’esame autoptico sul corpo di Vincenza Saracino, la 50enne di Preganziol trovata morta mercoledì scorso in una vecchia fabbrica abbandonata non lontano da dove abitava, ha rivelato che l’assassino ha infierito sul corpo della donna. Enza è stata infatti uccisa con cinque coltellate, una delle quali ha reciso la carotide causandone il decesso per dissanguamento. I fendenti sono stati inferti tra la mandibola e il collo con grande violenza al punto che il professor Claudio Terranova dell’istituto di medicina legale dell’Università di Padova che ha eseguito l’autopsia ha riscontrato anche uno zigomo fratturato.
Gli inquirenti stanno indagando senza sosta ma pare plausibile ritenere che la donna conoscesse il suo assassino. Non si è infatti trattato di un’aggressione a scopo di rapina poiché la borsa con il cellulare e il portafoglio di Enza sono stati ritrovati vicino al suo corpo. Inoltre, pur se il luogo del delitto è in campagna, poco lontano c’è un abitazione dalla quale se la vittima avesse urlato si sarebbero potute sentire facilmente le grida. L’ipotesi, quindi, è che la donna sia giunta sul posto, un casolare frequentato occasionalmente da qualche senzatetto, perché attirata da qualcuno che conosceva: una persona che l’avrebbe aggredita repentinamente, senza nemmeno darle il tempo di tentare un istintivo gesto di difesa.
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