VITTORIO VENETO - Destino incerto per la Casa la Bambola, uno dei simboli del centro di Vittorio Veneto. Da mesi il titolare Michele Toffoli sta cercando di vendere l’attività, ma i risultati sperati tardano ad arrivare. Tutto dipende dall’arrivo di eventuali acquirenti, ma in assenza di nuovi gestori il locale chiuderà i battenti. Forse entro la fine del 2024, forse nei primi mesi del 2025, ma il destino della Casa della Bambola pare ormai segnato.

Sicuramente tra qualche mese Toffoli non gestirà più l’attività. A maggio dell’anno scorso il 62enne ha raggiunto l’ambito traguardo della pensione, ma c’è stato anche un altro episodio che ha convinto il commerciante a lasciare le redini del negozio. “Circa un anno fa sono rimasto coinvolto in un incidente che mi ha costretto a mesi di cure e riabilitazioni – spiega -. Lì ho capito che la vita può cambiare in pochi secondi, e nel giro di qualche mese ho rivisto le mie priorità. È vero, sono affezionato al mio negozio e tanta gente mi chiede di non chiudere, ma è arrivato il momento di lasciare”.

“Ci sono stati dei contatti, ma si sono risolti in un nulla di fatto – racconta Toffoli -. Nonostante la crisi generalizzata del commercio, la mia attività va bene: ad agosto ha fatto registrare un +23% rispetto all’anno precedente”. Il commerciante, volto noto di Vittorio Veneto con dei lunghi trascorsi politici come consigliere comunale e candidato sindaco, lancia quindi un ultimo appello: “Sono pronto ad agevolare il cambio di gestione, sia economicamente sia dal punto di vista pratico”.

Secondo Toffoli, però, “va fatto un ragionamento sul futuro della città. Per riappropriarsi degli spazi bisogna viverli, non bastano Internet e i social. Bisogna rendere Vittorio Veneto più attrattiva e c’è bisogno del lavoro delle associazioni, dei commercianti e dell’amministrazione comunale”.

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