Vittorio Veneto, inizia il periodo dei regali: "Vedo la luce dopo mesi di crisi"
Toffoli, gestore della Casa della Bambola: “Si cerca di spendere con intelligenza. I giochi didattici, per esempio, stanno andando forte"
VITTORIO VENETO - “A ottobre il mio negozio ha chiuso per la prima volta con il segno “+”. Venivamo da 9 mesi di meno”. Michele Toffoli, gestore del negozio “Casa della Bambola” di Vittorio Veneto, inizia a vedere “un po’ di luce”. La ripresa delle vendite verrà favorita anche dall’imminente arrivo delle festività natalizie, che tradizionalmente rappresentano un periodo d’oro per le vendite di giocattoli e regali. “Ora inizia il momento dei doni – dichiara Toffoli -. Sono moderatamente ottimista, perché per adesso non noto una tendenza esagerata al risparmio. Sembra che non ci sia rassegnazione: i clienti mi dicono che per i bambini si fanno volentieri dei piccoli sacrifici”.
Il caro bollette sta condizionando gli acquisti, ma sta anche sensibilizzando i consumatori. “Si cerca di spendere con intelligenza – sostiene il commerciante -. I giochi didattici, per esempio, stanno andando forte, mentre vanno meno i prodotti che si trovano anche nei grandi punti vendita. Oggi il consumatore è più consapevole”. Quest’anno, a causa del caro bollette, Vittorio Veneto dovrà vivere un Natale all’insegna del risparmio. La città rinuncerà infatti alle luminarie e al grande albero di Natale dei giardini. Piazza del Popolo accoglierà le tradizionali casette, ma non ospiterà né la ruota panoramica né la pista di pattinaggio. “Negli ultimi anni Vittorio Veneto è diventata una città triste – dichiara Toffoli -. Manca qualsiasi tipo di programmazione. Qui si parla sempre del momento economico sfavorevole, ma è un’assurdità: nei momenti di crisi bisognerebbe creare ottimismo”.