Strage familiare a Nuoro: il killer Roberto Gleboni, una vita normale fino all'inspiegabile follia omicida
L'operaio forestale incensurato che ha sterminato la famiglia: nessun segnale di violenza prima della tragedia
Nuoro è stata sconvolta da una terribile strage familiare che ha lasciato l'intera comunità sotto shock. Roberto Gleboni, 52 anni, operaio forestale e sindacalista Cisl, ha ucciso la moglie Maria Giuseppina Massetti di 43 anni, la figlia Martina di 25 e il figlio Francesco di 10, ferendo gravemente l'altro figlio 14enne e la propria madre, prima di togliersi la vita.
Ciò che rende questa tragedia ancora più sconcertante è l'apparente normalità della vita di Gleboni fino a quel momento fatidico. Incensurato e senza precedenti di violenza domestica, l'uomo era descritto dai vicini come una persona tranquilla e disponibile. Insomma, quello che comunemente viene definito una brava persona.
"Roberto era una persona tranquillissima, molto disponibile", racconta il vicino di casa. "Giorni fa mi avevano rubato la macchina e lui mi voleva prestare la sua, sapendo che mi serviva".
La strage è avvenuta in due diverse abitazioni, utilizzando una pistola calibro 7,65 regolarmente detenuta per uso sportivo. Gleboni ha prima aperto il fuoco nella casa di famiglia in via Ichnusa, poi si è recato nell'abitazione della madre in via Gonario Pinna, dove ha concluso la sua follia omicida[1].
Un passato senza ombre e un presente di interrogativi
Nonostante l'apparente tranquillità familiare, emergono dettagli che potrebbero gettare una nuova luce sulla vicenda. Secondo alcune fonti, Gleboni e la moglie erano in via di separazione dopo 25 anni di matrimonio. Tuttavia, nulla faceva presagire un epilogo così tragico.
La figlia Martina, una delle vittime, si era laureata nel 2022 dedicando commoventi parole ai genitori: "A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io. A mio padre, l'amore più grande della mia vita".
Le indagini, affidate congiuntamente a carabinieri e polizia sotto la direzione della Procura di Nuoro, cercheranno di far luce su questa tragedia apparentemente immotivata. Saranno fondamentali le testimonianze dei sopravvissuti e le autopsie sui corpi delle vittime, previste per sabato.
Mentre la comunità di Nuoro piange le vittime di questa incomprensibile strage, resta il mistero su cosa abbia potuto scatenare una simile furia omicida in un uomo descritto da tutti come normale e socievole. La tragedia di Nuoro si aggiunge tristemente alla lista di femminicidi e stragi familiari che continuano a scuotere l'Italia, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori strumenti di prevenzione e supporto per le famiglie in crisi.
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