“Cosa intende fare la Giunta Bordin con il futuro teatro?”
A oggi Montebelluna non sa se potrà avere o no un teatro: nuova interpellanza dell’opposizione
MONTEBELLUNA – La sorte del futuro teatro a Montebelluna è ancora avvolta nelle nebbie. Le risorse economiche messe a disposizione da Banca Intesa per la costruzione di un “tempio della cultura”, dopo l’incremento delle materie prime, sono state ritenute inadeguate ma se non si trova il modo d’integrarle il Comune rischia di dover affrontare delle penali, in caso di mancato realizzo dell’opera. Insomma, una situazione non semplice sulla quale i consiglieri di minoranza Quaggiotto, Miotto, Bressan, Tessari e Dal Zotto del gruppo Democratici per Montebelluna chiedono per l’ennesima volta, alla maggioranza, di dar conto alla città. Va ricordato che questo è l’unico Comune della Provincia di Treviso, tra quelli con oltre 30mila abitanti, a non disporre di uno teatro cittadino, tant’è che i montebellunesi che desiderano seguire la stagione operistica piuttosto che quelle teatrale o il balletto, da sempre sono costretti a fare i pendolari a Castelfranco, Treviso, Bassano oppure ad Asolo che pur avendo meno di 10mila abitanti conta ben due teatri cittadini.
"La maggioranza cosa intende fare con il futuro teatro? A marzo, rispondendo a una nostra interpellanza che evidenziava le conseguenze per il comune in caso di un mancato rispetto degli obblighi previsti dalla convenzione sottoscritta con Banca Intesa, l'amministrazione aveva risposto che aveva avviato un'interlocuzione con la banca per discutere della situazione di quest'opera – dichiarano i consiglieri d’opposizione -. Per questo abbiamo presentato un'interpellanza per chiedere al Sindaco se ci sono stati sviluppi in questi sei mesi. La convenzione con la banca è stata siglata nel 2019 e prevede sanzioni per il comune in caso di violazione degli obblighi previsti. Nel frattempo è stata istituita anche una fondazione ed è stato nominato un CDA composto da professionisti rinomati e riconosciuti. Nonostante questo, non si conoscono le intenzioni della maggioranza sul teatro e sembra ci sia uno stallo che dura da anni". A ora i Montebellunesi fruiscono occasionalmente del "Teatro Binotto", vale a dire della riadattata chiesa sconsacrata di Villa Pisani a Biadene, che per dimensioni e caratteristiche rispondere a fatica alle esigenze di una città.
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