Acqua torbida nell'acquedotto di Vittorio Veneto: "Obbligo di bollitura"
L'obbligo permane, ma solo per la città della Vittoria. Lo segnala Piave Servizi in un avviso serale
| Angelo Giordano |
VITTORIO VENETO - Acqua torbida nell'acquedotto di Vittorio Veneto: "Permane l'obbligo di bollitura, ma solo in città". Come ha segnalato alle 20 di questa sera Piave Servizi, a seguito delle intense precipitazioni degli ultimi giorni, le sorgenti della val Lapisina hanno subito un fenomeno di torbidità che ha interessato la rete acquedottistica di diversi Comuni.
Piave Servizi: «In coordinamento con i Comuni e l’AULSS 2, stiamo monitorando costantemente la situazione. Nonostante un lieve miglioramento delle condizioni dell’acqua, è stato deciso di confermare le misure precauzionali già adottate».
Dunque a Vittorio Veneto, l'acqua erogata potrà essere utilizzata per scopi alimentari solo previa bollitura, come stabilito dall'ordinanza emessa dal sindaco il 9 ottobre 2024. La disposizione si applica esclusivamente alla città, poiché è alimentata da una fonte dedicata che ha subito gli effetti maggiori del fenomeno.
Nei Comuni limitrofi, tra cui Cappella Maggiore, Colle Umberto, Sarmede, Cordignano, Godega, Fontanelle, Mareno di Piave, Orsago, Codognè, Gaiarine, San Fior, San Vendemiano e Vazzola, la torbidità risulta presente ma in misura molto inferiore rispetto a Vittorio Veneto. Al momento, non sono state rilevate criticità tali da giustificare restrizioni simili a quelle adottate per la città.
Conclude la nota: «Piave Servizi continuerà a fornire aggiornamenti attraverso i canali istituzionali e social, tenendo conto dell'evoluzione delle condizioni meteo e delle precipitazioni».
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