Sindacati: “Berco, ritirata la procedura di licenziamento collettivo per 480 lavoratori”
Si apre ora una fase di confronto con l’azienda per assicurare una prospettiva di lungo periodo
CASTELFRANCO VENETO - Manuel Moretto, segretario generale della FIOM CGIL di Treviso annuncia con soddisfazione l’esito positivo del tavolo ministeriale sulla crisi Berco: “Per rimanendo grave la situazione economica e industriale di Berco, grazie alle azioni messe in campo dai sindacati e alla grande partecipazione alla mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, che ha trovato anche l’appoggio di istituzioni locali - presenti al tavolo di confronto al MIMIT - l’azienda ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo, che coinvolgeva 480 lavoratori impiegati nei siti produttivi di Copparo e Castelfranco Veneto, nonché la disdetta degli accordi integrativi aziendali, concordando inoltre di avviare una discussione fino al 25 novembre con l'obiettivo di raggiungere un’intesa per gestire gli aspetti occupazionali e ogni altra iniziativa ritenuta idonea per il superamento della fase di difficoltà”.
Nel dettaglio, quest’oggi 14 novembre, la società Berco spa e le organizzazioni sindacali di categoria, al tavolo del ministero delle Imprese e del Made in Italy, hanno comunicato la decisione di ritirare gli atti unilaterali avanzati nel corso delle scorse settimane. Ovvero, al termine dell’incontro è stato firmato un verbale con l'impegno dell’azienda al ritiro della procedura di licenziamento collettivo e la disdetta degli accordi di integrativo aziendale, così come da parte dei sindacati il ritiro del ricorso presentato in sede giudiziaria contro le decisioni annunciate da Berco lo scorso 17 ottobre.
“Siamo disponibili ad aprire questa nuova fase di confronto con l’azienda per individuare soluzioni condivise ad assicurare una prospettiva di lungo periodo che mantenga entrambi i siti produttivi – ha aggiunto ed evidenziato Massimo Baggio della FIOM CGIL di Treviso –. Per raggiungere questo obiettivo sarà ancora necessario il supporto delle istituzioni a tutti i livelli, dai territori al Ministero, anche al fine di utilizzare strumenti di sostegno al reddito, di tenuta occupazionale, nonché di rilancio dell’azienda. Consapevoli che il contesto di mercato in cui opera Berco è estremamente concorrenziale, pari impegno, come Sindacati, lo chiederemo altresì a Thyssenkrupp che dovrebbe prevedere adeguati investimenti per incrementare la competitività della società del gruppo”. “Restiamo ora in attesa di guardare nel dettaglio il piano industriale – conclude il leader delle tute blu della CGIL trevigiana Manuel Moretto – perché si diradino le nubi buie sul futuro della Berco e sul cielo di Castelfranco”.
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