GENOVA – Tragedia sconvolgente martedì mattina in via Generale Cantore, nel quartiere di Sampierdarena. Due sorelle albanesi, A.G., 32 anni, e sua sorella maggiore di 36 anni, si sono gettate nel vuoto dal quarto piano di un edificio. A.G. è morta sul colpo, mentre la sorella maggiore è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale San Martino.  

Il dramma si è verificato davanti agli occhi dei vicini di casa, che hanno tentato di dissuadere la donna più grande dal compiere il gesto, purtroppo senza successo. Secondo le prime ricostruzioni della Squadra mobile si tratterebbe di un duplice gesto volontario.  

II figli presenti in casa
In casa si trovavano i quattro figli di A.G., di età compresa tra i 3 e i 9 anni. Sarebbero stati loro, con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, ad aprire la porta ai soccorritori. La madre era al centro di una complessa vicenda familiare: separata dal marito, lo aveva denunciato in passato per maltrattamenti, accusa che aveva portato a una condanna di otto mesi per l’uomo e a un divieto di avvicinamento poi scaduto.  

Il prossimo 10 gennaio era fissata un’udienza per l’affidamento dei bambini, un appuntamento che, secondo gli investigatori, potrebbe aver contribuito al tragico gesto.  

A.G. sarebbe stata la prima a gettarsi nel vuoto dalla finestra dell’appartamento, un’apertura di piccole dimensioni che rende improbabile l’ipotesi di un incidente. La sorella maggiore l’avrebbe seguita pochi istanti dopo. Entrambi i corpi sono stati ritrovati nel cortile interno del palazzo.  

Non sono state rinvenute lettere o messaggi che spieghino le motivazioni delle due donne. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio di questa terribile vicenda.

Per avere supporto psicologico sono attivi diversi numeri di telefono, come Progetto Inoltre della Regione Veneto (800.334.343), De Leo Fund (800.168.678), Telefono Amico (02 2327 2327).

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