REVINE LAGO - E' Gaetano Tuccillo (in foto), caporal maggiore scelto originario di Pomigliano d'Arco in provincia di Napoli e residentea a Revine Lago il militare italiano rimasto ucciso oggi, sabato, nell'attentato terrorista in Afghanistan.

Il militare si troava a bordo del proprio mezzo quando una bomba è esplosa provocandone la morte. Un altro militare è rimasto ferito ma le sue condizioni non sono gravi.

Teatro dell'attentato è il distretto di Bakwa nella provincia di Farah, Afghanistan occidentale. Un teatro di guerra quello del Gulistan definito dal sottosegretario alla difesa del nostro governo, probabilmente la zona più pericolosa del mondo.

Proprio nel medesimo distretto, quello di Bakwa, all'inizio del mese di giugno le nostre forze militari avevano portato a compimento una importante operazione di sicurezza. Erano infatti stati arrestati sette terroristi che avevano con loro attrezzature e sostanze per la preparazione di ordigni esplosivi.

Evidentemente l'importante operazione non è stata abbastanza per scongiurare il pericolo di nuovi attentati, e non è escluso che i talebani abbiano volutamente preso di mira i nostri soldati per vendicare l'arresto dei loro sette compagni.

Gaetano Tuccillo era sposato da circa un anno con una ragazza di nazionalità olandese che abita a Revine Lago, nel trevigiano, nota in paese come Evelien Adriana Dwars. La donna, 25enne, risiede nella località da vari anni essendosi trasferita con i genitori. Questi ultimi recentemente sono tornati al paese d'origine, mentre la giovane è rimasta nel trevigiano, dove ha trovato impiego come infermiera  e dove, alcuni anni fa, si era fidanzata con Tuccillo. La coppia non aveva figli.

^{La villetta di via Carpenè a Lago, dove il Caporal maggiore Gaetano Tuccillo viveva con la moglie Evelien}

La ragazza, nei mesi scorsi, è stata colpita da un altro lutto a causa della perdita del padre per una malattia. Nella casa della giovane si sono recati  autorità, colleghi del marito e il cappellano militare. Nella casa erano anche giunti alcuni fra i suoi amici più stretti. La donna ha detto di ritenere naturale che il corpo del coniuge sia affidato ai familiari di lui e sepolto nella sua terra d'origine.

Oltre alla moglie il Caporal maggiore lascia la mamma Rosa Tuccillo, la sorella gemella Giovanna e la sorella Marianna residenti a Palma Campania (Napoli).

Gli amici hanno aperto su facebook una pagina per commemoralo.

Il dramma a Revine Lago

La notizia della morte del suo Gaetano è stata comunicata alla moglie Evelien questa mattina. A portarla nella casetta a due piani di via Carpenè nella frazione di Lago, proprio di fronte al parco del Livelet, dove la coppia viveva,  è stato il Generale Salvatore Camporeale comandante della 132ª Brigata Corazzata Ariete di Maniago in cui il 29enne caporal maggiore scelto lavorava ormai da quattro anni. Una comunicazione che ha spezzato i sogni di una giovane sposa, gettandola nella disperazione.

Accanto a lei, fin da subito, un dispiegamento di militari, soldati uomini e donne, partiti prestissimo da Manigo per portare il proprio conforto a Evelien ed aiutarla in tutte le dolorose incombenze pratiche che la aspettano da qui ai prossimi giorni. Nella villetta, in poco tempo sono arrivati anche i commilitoni che più conoscevano Gaetano, quelli che avevano condiviso con lui dieci anni di carriera militare prima al 1° Comando Fod Forze e Difesa di Vittorio Veneto e poi quelli conosciuti alla Battaglione logistico della 132ª Brigata Corazzata Ariete dove Gaetano era considerato uno dei graduati più esperti, un tecnico elettronico specializzato per i mezzi corazzati antimine, come il semiblindato Lince impiegato proprio in Afghanistan.

^{Le colleghe di Evelien Dwars Tuccillo che vanno a portare il proprio conforto alla vedova}

"Gaetano Tuccillo era un militare esperto - spiega il Tenente Marco Di Lorenzo, addetto ai contatti con la stampa per il Brigata Corazzata Ariete, alla sua terza missione all'estero. Da sempre ha prestato servizio nel Triveneto, prima a Vittorio Veneto e poi a Maniago. Un uomo dotato di grandi doti morali e professionali. La notizia della sua morte ha gettato grande sconforto in tutta la Brigata Corazzata. Come militari il nostro compito è però quello di reagire, per dare sostegno psicologico e pratico alla moglie Evelien".

^{Il Tenente Marco Di Lorenzo, della Brigata Corazzata Ariete}

Uno psicologo militare è infatti sempre accanto alla moglie del caporal maggiore: "Il nostro apporto è fornito solo a richiesta non è imposto - spiega il tenente Vnusa Urban, psicologo dell'esercito -, e la signora lo ha accettato anche perchè qui è sola, in attesa che la raggiungano i parenti dall'Olanda. Naturalmente il nostro aiuto sarà continuato anche nei mesi successivi per dare la possibilità alla moglie e agli altri famigliari di elaborare il lutto".

^{Il Tenente Vaniusa Urban, psicologa dell'Esercito}

Evelien e Gaetano si erano sposati meno di un anno fa dopo essersi conosciuti a Vittorio Veneto dove il caporal maggiore viveva da quando era istanza al 1° Fod. Lei è infermiera all'ospedale di Vittorio Veneto. Una coppia giovane, con tutto il futuro davanti e i progetti di una vita insieme. "E' una notizia tremenda - commentano due pensionati che vivino proprio accanto alla coppia -, li conoscevo da tanto ormai. Soprattutto lei che veniva qui in vacanza. Lui era un ragazzo splendido, gentile e solare. Siamo davvero disperati".

Il ricordo del parroco

Si erano sposati neanche un anno fa, Gaetano Tuccillo, il militare morto oggi in Afghanistan, ed Evelien, sua moglie: per il rito nuziale erano andati al sud, nel paese di lui, perchè desideravano un matrimonio partecipato, con tanti parenti.

«Sicuramente si sono sposati a settembre, non è neanche un anno - dice don Ezio Segat, parroco di Lago - sono io che ho preparato la documentazione necessaria alla fine di agosto. E due anni fa ho cominciato a preparare lei, che fa l’infermiera, per il matrimonio cristiano. L’anno scorso a Pasqua ha ricevuto il battesimo, proprio in vista del matrimonio».

«Tuccillo era militare da tanti anni, non ha fatto questo lavoro perchè non c’era altro - afferma il sacerdote - sono andato a benedire la loro casa cinque giorni fa e ho parlato con Evelien. Gaetano, mi ha detto, è andato in Afghanistan perchè glielo hanno ordinato, non come volontario, ha cioè risposto a ciò che lo Stato gli ha chiesto: non ha fatto che il suo dovere».