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20 dicembre 2024

Treviso

CASTA, VIA I PRIVILEGI

Al via un’iniziativa di Un’Altra Treviso per modificare la legge elettorale, abolire le Provincie e non solo. Si cerca il sostegno dei trevigiani

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

CASTA, VIA I PRIVILEGI

TREVISO - Un’Altra Treviso chiede sostegno per cambiare la legge elettorale e per abolire i privilegi della casta. Gli attivisti Luigi Calesso (nella foto) e Anna Mirra chiedono ai trevigiani di appoggiare le loro proposte tramite internet (sul loro blog http://unaltratreviso.splinder.com o via e-mail unaltratreviso@hotmail.it), anche perché tali privilegi toccano la classe politica di casa nostra.

“Da tempo segnaliamo i casi di invadenza della Casta politica nel nostro territorio e chiediamo la trasparenza delle istituzioni ed il miglior uso dei soldi pubblici. Riteniamo utile rendere pubbliche le proposte emerse da questo lavoro proprio in questo momento, per combattere i privilegi e l’irresponsabilità dei politici non con la demagogia ed il populismo dell’antipolitica ma con le armi della politica e della democrazia” dicono Mirra e Calesso.

Le proposte sono: una nuova legge elettorale per poter scegliere i parlamentari e lo schieramento che governerà, per gli eletti il diritto a svolgere il proprio compito e il dovere di abbandonare i privilegi, l’Anagrafe pubblica degli eletti in tutte le istituzioni, l’abolizione delle Province e la devoluzione dei loro compiti e del personale ai Comuni.

In primo luogo gli attivisti di Un’Altra Treviso chiedono l’abolizione della cosiddetta legge “Porcellum” che ora permette alle segreterie di partito di scegliere i parlamentari, togliendo tale diritto ai cittadini, oltre ad una legge elettorale con la quale i cittadini possano scegliere la maggioranza parlamentare che governerà il Paese.

Altro punto è la richiesta di uno stipendio nella media europea e gli strumenti ed i servizi necessari per svolgere adeguatamente il ruolo a cui sono stati eletti. “Ciò di cui non hanno bisogno sono i privilegi oggi garantiti a parlamentari ed ex-parlamentari, dal barbiere da 100 mila euro all’anno alla sanità parlamentare che può costare (ai contribuenti) anche 30 mila euro al giorno, ai rimborsi elettorali ai partiti che durano oltre la fine della legislatura. Tutto questo va abolito, senza aspettare la riforma costituzionale di Calderoli, il quale sa benissimo che ci vorrebbero mesi, se non anni per approvarla” sottolineano gli attivisti di Un’Altra Treviso che chiedono anche l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti in tutte le istituzioni.

Questo per rendere possibile mediante internet sapere quanto guadagnano parlamentari e sindaci, consiglieri e assessori, presidenti delle ex-municipalizzate ed amministratori di enti e consorzi. Altra proposta è l’abolizione delle Province e la devoluzione dei loro compiti e del loro personale ai Comuni, visto che il costo annuo delle Province – con le loro competenze assolutamente residuali – è di circa 13 miliardi di euro, e almeno 3 potrebbero essere risparmiati sei i loro compiti passassero ai Comuni, senza bisogno di licenziare nessuno e di stravolgere l’assetto istituzionale.

”I trevisani hanno sempre dimostrato – affermano Mirra e Calesso - dai referendum elettorali del 1991 e del 1993 fino a quelli delle scorse settimane, di essere in prima fila per il cambiamento democratico delle istituzioni e per la buona politica: speriamo che considerino alla stessa stregua le nostre proposte e le sostengano. Da parte nostra garantiamo che porteremo queste proposte, come abbiamo già fatto, in tutte le sedi istituzionali interessate”. Per divulgare l’iniziativa Un’Altra Treviso ha preparato un volantino che verrà distribuito ai cittadini e che qui alleghiamo.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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