MORGANO – Una maxi-multa da oltre mille euro. E’ quella che un residente a Morgano si è visto recapitare qualche settimana fa. Mittente: l’ente parco regionale del fiume Sile.

Quali regole possono essere mai state infrante per arrivare a una sanzione del genere? Il nocciolo del contendere sta tutto nella riorganizzazione del proprio giardino di casa, ironia della sorte a pochi metri dalla fascia entro cui a breve dovrebbe trovar posto il nuovo elettrodotto da 380 mila volt targato Terna, che non rispetterebbe le rigide regole ambientali imposte dall’ente guidato da Alberto Magaton.

La sistemazione del vialino di accesso all’abitazione e lo spostamento di alcuni alberi riguarda una proprietà privata? Per il Parco del Sile, e per i suoi regolamenti, non cambia niente. Anzi, da qualche tempo a questa parte l’ente ha cominciato a battere ogni strada possibile per riuscire a scovare abusi e modifiche, dalla realizzazione di nuove strutture allo spostamento di piante e siepi, non autorizzate o non tempestivamente segnalate dai cittadini residenti dentro il perimetro della zona protetta. Addirittura sfruttando l’occhio del web. In che modo? Battendo a tappeto le immagini messe a disposizione dal servizio “Street view” di Google (risalenti a qualche mese fa).

“Per le nostre verifiche cerchiamo di utilizzare tutti i sistemi”, mette in chiaro il direttore del Parco, Stefano Bucci. E a quanto sembra i risultati non mancano. Solamente nell’ultimo anno, infatti, nelle casse di via Tandura sono entrati oltre 40 mila euro provenienti da multe e sanzioni. “Non sono affatto cifre astronomiche – conclude il direttore – e comunque prima avviamo sempre un dialogo con i residenti e poi, solo quando vediamo che le irregolarità sono chiare e reiterate, arriviamo ad elevare delle sanzioni”. Insomma, anche spostare un albero davanti all’ingresso di casa può costare molto caro.