AZIENDA, E 21 POSTI DI LAVORO, SALVATI DA DUE IMPRENDITORI
Oggi il "passaggio di chiavi" alla presenza di Zaia e Vardanega
VITTORIO VENETO - Nel giorno della diffusione dei dati Istat con il tasso-choc di disoccupazione in Veneto, un'azienda di Vittorio Veneto in amministrazione straordinaria da due anni è stata rilevata da una nuova società composta da piccoli imprenditori e tutti i 21 lavoratori hanno così potuto mantenere il loro impiego.
Si tratta di Mvv Srl, impresa del metalmeccanico appartenente al gruppo milanese Snia. Oggi, alla presenza del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del presidente di Unindustria Treviso, Alessandro Vardanega, in concomitanza con i festeggiamenti per il 70/o anno di attività, c'é stato il simbolico "passaggio delle chiavi dell'azienda" dal commissario, Elena Nembrini, ai nuovi soci proprietari, Renato Biasin, di San Fior ed Ezio Vergani, ex presidente di Confindustria Lecco.
La sede produttiva si sposterà di pochi chilometri da quella attuale, essendo gli edifici prossimi alla vendita, e il piano industriale prevede, secondo quanto dichiarato dai vertici della nuova azienda, un'ulteriore espansione nel futuro prossimo. Mvv produce pompe e strumenti meccanici per i settori calzaturiero, chimico e della plastica e fattura circa 3,2 milioni di euro.
Durante l'incontro, Luca Zaia ha giudicato "raccapriccianti" i dati sulla disoccupazione resi noti oggi dall'Istat. "I numeri - ha aggiunto Zaia - ci portano fuori da quel che poteva essere un obiettivo fisiologico, il Veneto la vive con negatività. Lo ricordo spesso: un ragazzo su 4 sotto i 30 anni è disoccupato e 2 sono precari".
Sulla situazione dell'economia nazionale, Zaia ha ricordato che si sono sentite spesso dichiarazioni di "rispetto ad equità, rigore e crescita. Abbiamo sentito parlare spesso - ha proseguito - di fase uno, due e tre, ma siamo fermi al punto zero. Siamo alla fase uno e io incontro imprenditori che mi dicono che o chiudono o se ne vanno dall'Italia con l'impresa. Se qualcuno pensa che questa sia demagogia venga da me che li accompagno ad incontrarli".
Il presidente della Regione si è poi soffermato sulla proposta della cedolare secca per le imprese turistiche. "Il Veneto - ha ricordato - ha circa 400 mila unità abitative ad uso turistico. Se è vero che si vuol far emergere il 'nero', come si può non pensare che l'affitto ad uso turistico in una regione come il Veneto che fa 63 milioni di presenze potrebbe essere ricondotto ad una cedolare secca?". "Dobbiamo fare in modo - ha spiegato - che anche i ragazzi che hanno un appartamentino ereditato possano iniziare con un'impresa; si inizia sempre con una stanza con un letto. Se non dici ai nuovi imprenditori che pagano un 20% di cedolare secca e non gli dai il modo di partire finirà male, perché altrimenti l'affitto va sul tuo reddito, e alla fine ci perdi".
Sempre in tema di crisi ed imprese, Zaia si è detto infine convinto che si debba "avere il coraggio di modificare la legge fallimentare". "Ci sono imprenditori che usano come prassi la strada del concordato preventivo e liquidare i creditori magari con il 10% del valore che avanzano - ha concluso - è semplicemente delinquenziale".