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07 novembre 2024

Treviso

"Tagliare meno e investire di più"

Debiti, Muraro presenta proposte a Roma

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

TREVISO - Il presidente dell'UPI Veneto e della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, ha presentato oggi, martedì, a Roma alle Commissioni speciali di Camera e Senato le proposte di emendamento al decreto legge sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione.

 

"La proposta di riordino delle Province, da attuare in tempi brevi per superare la riforma avviata dal Governo Monti - spiega Muraro - dovrà consentire la fine dei commissariamenti e l'elezione diretta da parte dei cittadini dei nuovi organi di Governo delle Province, che deriveranno da un riordino non imposto dall'alto ma condiviso con i territori, così come previsto dalla Carta Europea delle autonomie locali". Ora è importante, per Muraro, che Governo e Parlamento si impegnino "per dare una prospettiva di sviluppo coerente e stabile alle istituzioni locali, con definizione certa delle funzioni e delle risorse disponibili. Questo consentirebbe una ripresa degli investimenti e così dell'economia italiana".

 

"Con le nostre proposte - aggiunge - come UPI Veneto chiediamo che gli enti virtuosi non debbano essere penalizzati, perché è doveroso e inequivocabile che anche gli enti che hanno già effettuato pagamenti a partire da gennaio possano beneficiare delle disposizioni del decreto. Chi ha pagato le imprese prima dell'entrata in vigore del decreto deve poter godere dei benefici sul saldo del patto di stabilità, perché altrimenti andremmo come sempre a premiare chi ha fatto 'male' rispetto a chi ha fatto 'bene'".

 

"Non da meno, chiediamo di ridurre il taglio previsto di un miliardo e 200 milioni per le Province per il 2013 - continua - .Quelli previsti per le Province, infatti, portano l'incidenza dei tagli, rispetto al 2011, a superare il 31%, misura insostenibile per il comparto Province, enti che dal 2008 al 2012 hanno già ridotto abbondantemente la spesa corrente, riducendola del 12,79%. Negli stessi anni poi, la spesa per investimenti delle Province è scesa del 44,47% e, tenendo conto che si tratta di sicurezza di strade, scuole e ambiente, non si può proseguire in questo modo: chiedere un taglio come quello previsto, significherebbe un taglio dei servizi essenziali per i cittadini".

 



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Stefania De Bastiani

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