Sigarette elettroniche: tra boom e divieti
Tra polemiche, moda e divieti, lo svapatore si fa largo anche in Italia
| Lalla |
ROMA - Tra polemiche, moda e serrate dei tabaccai, gli affari delle sigarette elettroniche non vanno in fumo. Con 350 milioni di fatturato previsto per il 2013 e circa 4.000 addetti tra strutture commerciali e produzione diretta, quello delle sigarette elettroniche è un business sempre più forte. Stiamo parlando di un milione e mezzo di "svapatori", circa il 15% dei fumatori italiani. Ogni anno uno svapatore spende circa 350 euro, compresi kit iniziale, ricariche e accessori e sono ormai 2000 i negozi aperti in Italia.
“Non prevediamo una riduzione di clienti, l’eventuale tassa ipotizzata dal governo non ci spaventa”, spiega Massimiliano Mancini, presidente Anafe, Associazione nazionale fumo elettronico. “Siamo pronti - sottolinea Mancini - ad accettare una tassazione bilanciata e proporzionata che però non può corrispondere all'introduzione di un’accisa che metterebbe l'intero settore nelle mani dei monopoli e che, di fatto, lo stroncherebbe”.
“La sigaretta elettronica - continua Mancini - è un’invenzione cinese, diffusa in pochi anni in tutto il mondo e funziona perchè è un dispositivo semplice da usare ed estremamente intuitivo. Mantiene la ritualità al quale il fumatore è abituato e avendo un piccolo dispositivo permette la creazione di una nebbia colloidale o aerosol che poi viene chiamato erroneamente fumo. Si genera, quindi, una sostanza simile al fumo, pur non essendo fumo perchè non è creata da alcun tipo di combustione”.
I dubbi, tra gli esperti, legati all’uso delle sigarette elettroniche non mancano. Alcuni oncologhi, come Umberto Veronesi e Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell’Istituto tumori di Aviano, hanno sottolineato l’importanza del concetto di riduzione del danno e dei vantaggi della e-Cig sul piano della riduzione del rischio di tumori polmonari. Il neurochirurgo del Policlinico Gemelli Giulio Maira, non è convinto dell’innocuità delle elettroniche: “Sarei prudente, non vorrei che un domani ci accorgessimo che sono dannose”.
Le sigarette elettroniche sono state da poco vietate negli Emirati Arabi Uniti, perché la loro diffusione va contro il progetto di messa al bando del fumo lanciato da Dubai e perché, sostengono le autorità emiratine, la quantità di nicotina contenuta è dannosa al pari di quella delle tradizionali sigarette.