17enne diventa blu nel sonno: La sigaretta elettronica le ha forato i polmoni
Era una giornata come tante altre per Kyla, una ragazza di 17 anni con una vita davanti a sé. Ma quella notte, mentre dormiva, qualcosa di terribile accadde: il suo corpo iniziò a tingersi di blu. Portata d'urgenza in ospedale, i medici scoprirono che i suoi polmoni erano stati perforati, come se avesse fumato 400 sigarette di tabacco. La causa? La sigaretta elettronica che aveva iniziato a usare per curiosità e per sentirsi parte del gruppo.
Kyla non è un caso isolato. Solo pochi mesi fa, una ragazzina di 12 anni è finita in coma con gravi lesioni a un polmone dopo aver fumato una sigaretta elettronica. Gli esperti avvertono che i rischi del fumo negli adolescenti sono sottovalutati e che le e-cig non sono affatto innocue come si potrebbe pensare. "Le sigarette elettroniche possono causare danni polmonari gravi e irreversibili", spiega un esperto intervistato da Il Fatto Quotidiano.
Le sigarette elettroniche, spesso percepite come un'alternativa più sicura al tabacco tradizionale, nascondono insidie pericolose. Secondo un articolo di SaluteInternazionale, il vapore inalato contiene sostanze chimiche che possono causare infiammazioni e danni ai tessuti polmonari. Inoltre, l'uso di aromi come il mentolo può aumentare ulteriormente i rischi, come sottolineato dalla Fondazione Umberto Veronesi.
La storia di Kyla è solo una delle tante che stanno emergendo in tutto il mondo. Un'altra giovane, attiva su Instagram, ha condiviso il suo calvario dopo aver rischiato la vita a causa dello svapo. "Pensavo fosse sicuro, ma mi sbagliavo", ha dichiarato in un'intervista a Il Mattino.
Questi episodi mettono in luce la necessità di una maggiore consapevolezza sui pericoli delle sigarette elettroniche, specialmente tra i giovani. Le autorità sanitarie e le scuole devono intensificare gli sforzi per educare gli adolescenti sui rischi associati all'uso delle e-cig. Solo così si potrà prevenire che altre vite vengano messe in pericolo da un'abitudine che, purtroppo, è diventata troppo comune.
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