Istituto Turazza dal centro a Fiera entro il 2017
Dotto: " Non resterà l'ennesimo contenitore vuoto, già pronto un piano"
| Isabella Loschi |
TREVISO – L’ufficializzazione è arrivata: l’istituto professionale Turazza cambia casa. Ma resterà a Treviso. Dalla storica fondazione 150 anni fa della sede vicino la chiesa di San Nicolò, si trasferirà a Fiera, nelle ex scuole “Comisso” e relativa area in via Francesco da Milano, ex sede staccata del Giorgi.
L’istituto che nei primi anni del Duemila era frequentato da circa 200 studenti, in prevalenza maschi, impegnati nelle tre qualifiche storiche di elettricista, meccanico e termoidraulico, oggi ha triplicato il numero di iscritti. Complice l’introduzione di nuovi corsi appetibili anche alle ragazze come moda, acconciatura grafica e vendite, l’istituto conta quasi 600 studenti che hanno completamente saturato gli spazi disponibili, sia per nuovi utenti che per svolgere in modo corretto tutte le attività di laboratorio. Il completo trasferimento e l’intera opera di ristrutturazione e ampliamento degli spazi a Fiera si concluderà nel 2017, hanno spiegato ieri durante la presentazione la direttrice dell’istituto Margherita Bergo e il presidente dell’Engim Veneto don Renzo dalla Vecchia.
L’Engim, la società vicentina che gestisce e coordina i corsi professionali al Turazza, lo scorso 30 aprile si è aggiudicata l’immobile scolastico Comisso messo all’asta dal Comune, acquistandolo per 1,6 milioni di euro. Terminate le opere di ampliamento, sistemazione dello stabile e creazione di nuovi laboratori e una sala multimediale, l’intera operazione costerà circa 4 milioni di euro. «Un investimento che affronteremo con un mutuo trentennale. - ha spiegato don Renzo Dalla Vecchia – I lavori partiranno a settembre con il restauro della palestra e di un’ala della scuola, poi proseguirà con i lavori necessari per la realizzazione di laboratori di meccanica e termoidraulica».
Il complesso di via Turazza, storica sede dei corsi professionali, non resterà, però, l'ennesimo grande contenitore vuoto in centro, ha assicurato Antonio Dotto, presidente dell'Ipab Appiani Turazza: «Lo restituiremo alla città con una nuova destinazione in linea con gli scopi dell'ente pubblico. Verrà destinato a servizi per l'infanzia o ad assistenza socio-sanitaria per altre categorie deboli».