Italiani nel mondo, 4,3 milioni risiedono all'estero
Cina al primo posto
ROMA - Non si arresta la fuga degli italiani verso l'estero. A gennaio di quest'anno i connazionali residenti oltre confine sono 4.341.156, pari al 7,3% dei circa 60 milioni di italiani residenti in Italia. L'aumento, in valore assoluto, rispetto al 2012 è di 132.179 iscrizioni, pari a +3,1% e +5,5% rispetto al 2011.
Sono alcune anticipazioni del rapporto 'Italiani nel Mondo 2013' della Fondazione Migrantes, che sarà presentato il prossimo autunno. In particolare, nel 2013, rispetto all'anno scorso, sono stati registrati in Asia più di 3.500 italiani residenti. Il paese maggiormente interessato da questi spostamenti di residenza è stato la Cina, con una comunità italiana costituita da oltre 6.700 persone (+905 italiani residenti nel 2013). La popolazione italiana residente in Cina nel 2013 è triplicata rispetto al 2006 (+239%), con un picco di trasferimenti nel 2009 (+25%). Non solo. Tra gli italiani che decidono di trasferirsi nel Paese del Sol Levante, si sta facendo strada una categoria particolare: quella dei "cinesi di ritorno", ovvero i cittadini cinesi nati o cresciuti nel Belpaese che, grazie ai titoli di studio acquisiti in Italia e alla padronanza della lingua italiana e cinese, si lasciano alle spalle la recessione in Europa per cavalcare l'ondata di crescita della Cina.
"Dall'Italia dunque non solo si emigra ancora, ma si registra un aumento nelle partenze che impone nuovi interrogativi e nuovi impegni", si osserva. Ed è questo l'impegno culturale della Fondazione Migrantes, che nel Rapporto 2013, l'ottavo, inaugura una nuova fase del suo progetto editoriale dedicato allo studio della mobilità italiana di ieri e di oggi, alle difficoltà e alle opportunità avvertite da tanti italiani in un momento in cui la crisi generale stenta ad allentare la sua morsa sull'intero Paese.
L'indagine è ancora in corso al fine di rilevare le caratteristiche della 'migrazione sommersa', di coloro cioè che risiedono in Cina per brevi periodi e che quindi non risultano iscritti all'Aire. "I nuovi e numerosi dati, ma soprattutto i lavori di studio e di ricerca che saranno presenti nel Rapporto Italiani nel Mondo 2013 - commenta Monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes - costituiscono un invito a superare le facili letture approssimative, che riducono gli emigrati italiani ai soli 'cervelli in fuga' (anche perché ad emigrare sono persone nella loro interezza umana e dignità) e a prendere in considerazione la molteplicità di storie, di vissuti e di condizioni di persone e famiglie italiane in emigrazione, che rappresentano una tra le più significative espressioni della vita del nostro Paese, ma anche della dimensione globale del mondo di oggi".
(Adnkronos)