«METROPOLITANA DI SUPERFICIE ANCHE NELL'OPITERGINO»
Le richieste del sindaco di Ponte di Piave sul progetto regionale
Ponte di Piave - Sulla metropolitana si superficie in provincia, il sindaco di Ponte di Piave Roberto Zanchetta ha detto: «E’ passato quasi in sordina nei giorni scorsi l’accorato appello pubblicato sui quotidiani locali da Pierluigi Zambon, Presidente di CNA Artigianato e Piccole Imprese, il quale lanciava un allarme giustificatissimo relativamente all’esclusione dell’Opiterigno-Mottense dal progetto per la metropolitana di superficie (nota come SFMR).
Forse per il clima di campagna elettorale immediatamente antecedente alle elezioni del prossimo fine settimana, nessuno ha raccolto lo sprone ad attivarsi per impedire l’affossamento ulteriore di quest’area, già ampiamente collassata dal traffico su gomma e poco incentivata all’utilizzo della rotaia. Il SFMR rappresenta una sfida importantissima per i nostri territori e non possiamo - amministratori, imprenditori, utenti della strada, “sub-specie” di associazioni di categoria – lasciare che, impunemente si permetta alla Regione di lasciare per strada il completamento di un anello essenziale per lo sviluppo della nostra area.
La Provincia, a febbraio, ha chiesto ai Comuni di esprimere le proprie osservazioni sul punto ed in particolare sulle specifiche da enucleare nell’emanando bando di gara per l’affidamento del servizio. Ponte di Piave ed Oderzo, all’unisono, sono stati gli unici Comuni del Comprensorio a muoversi in questo senso, evidenziando, addirittura, la necessità di un anticipo dei tempi di realizzazione dello stralcio riguardante questa tratta.
Per parte mia – e spero di interpretare i desideri di altri colleghi (magari, ma lo dico senza polemica, ora troppo presi dalla campagna elettorale) - rimango dell’opinione che si debba fare ancora quanto sia possibile per rivedere queste scellerate decisioni, soprattutto a fronte di crescenti difficoltà di movimentazione di merci e persone su strada. Confido, pertanto, che Provincia e Comuni riprendano l’iniziativa politica attraverso gli strumenti più consoni per ridare la dignità dovuta da tutti a questa nostra zona ad alta produttività ma a bassissima potenzialità di servizi infrastrutturali.
Attendo segnali di interessamento per ricominciare la battaglia a partire da un’azione concertata e sinergica per meglio destinare i 100 MLN di € che il CIPE ha deciso di impiegare pochi giorni fa per finanziare la “fase 2“ del SFMR che, appunto, esclude l’Opitergino Mottensi» ha concluso Zanchetta.