Bufera post Priebke a Resana, anche i consiglieri si dimettono
Mazzorato non ha più il sostegno dei suoi, ma spera di andare avanti facendo subentrare i primi dei non eletti
| Matteo Ceron |
RESANA – A Resana questa mattina assessori e consiglieri hanno rassegnato le dimissioni.
Il sindaco Loris Mazzorato, in carica dal 2009, era speranzoso che questa mattina qualcuno ci ripensasse decidendo di non rassegnarle. Ma alla fine, oltre ai cinque assessori (tra cui uno esterno), anche tre consiglieri di maggioranza e quattro di minoranza (su cinque) hanno deciso di non continuare.
«Finché ho i numeri per farlo vado avanti, io non mi fermo: chi vuole mi segua, gli altri facciano pure a meno», dichiara Mazzorato.
Il fatto che abbiano presentato le dimissioni singolarmente e non in gruppo lascia una possibilità al primo cittadino leghista. Ci potrebbe essere la surroga dei consiglieri, facendo subentrare i primi dei non eletti. Cosa che potrebbe accadere martedì, giorno in cui dovrebbe esserci un consiglio comunale con unico punto all'ordine del giorno la surroga dei consiglieri.
Possibilità che i dimissionari comunque escludono: «Ovviamente ci eravamo consultati col nostro gruppo, non è una cosa decisa solo dalla giunta: non subentrerà nessuno», dichiara l'ex assessore alla cultura Leopoldo Bottero.
A quel punto si aprirebbe la fase del commissariamento, che accompagnerà il Comune alle elezioni del prossimo maggio.
Le frizioni interne erano già nell’aria da parecchio tempo, la bufera scoppiata dopo la presenza del sindaco leghista alla messa per Priebke a Paese, comunque, ha dato il colpo di grazia.
«Quella è stata solo una strumentalizzazione, hanno usato quell’episodio per dirmi di farmi da parte – attacca Mazzorato – Io comunque continuerò a rimanere fedele ai miei ideali».